Prima audizione in Parlamento per un ordinario militare
di Redazione
Un primato per monsignor Gian Franco Saba, alla guida della diocesi che si occupa del servizio pastorale di donne e uomini in uniforme: mai prima d’ora un “vescovo con le stellette” aveva potuto spiegare in Parlamento la sua missione pastorale

Prima audizione nel Parlamento italiano per un ordinario militare. è stato monsignor Gian Franco Saba, attuale vescovo della “diocesi con le stellette”, a essere ascoltato dalla Commissione Difesa della Camera in quello che il presidente Nino Minardo definisce «un passaggio significativo, che riconosce il ruolo e la funzione dell'Ordinariato militare all'interno del mondo della Difesa e del sistema istituzionale del Paese».
Monsignor Saba ha potuto illustrare le linee pastorali del suo ministero al servizio delle persone in uniforme. «L’audizione – dice Minardo – ha offerto alla Commissione un'occasione importante per approfondire il lavoro svolto dall'Ordinariato militare al servizio degli uomini e delle donne in divisa, in Italia e nei teatri operativi internazionali. Un lavorospesso poco visibile, ma essenziale per la formazione umana, morale e spirituale del personale delle Forze Armate e per il sostegno alle loro famiglie». Monsignor Saba ha illustrato la visione pastorale della Chiesa castrense, sottolineando come «la sicurezza non possa essere ridotta alla sola dimensione operativa o militare, ma richieda una solida base umana, morale e spirituale» richiamando il principio secondo cui «l’uso della forza è sempre subordinato alla giustizia, al bene comune e alla tutela della dignità della persona». Il vescovo della diocesi militare ha inoltre evidenziato il ruolo centrale della formazione dei cappellani militari, l'impegno nel dialogo interculturale e interreligioso, nonché i progetti in corso per il rafforzamento delle strutture formative e di studio dell'Ordinariato, in un contesto segnato da scenari geopolitici complessi e da una crescente dimensione internazionale delle missioni delle Forze Armate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA