domenica 18 maggio 2025
Il presidente ucraino Zelensky in udienza dal Papa: grazie alla Santa Sede per essersi offerta come spazio per i negoziati. Domani forse l'incontro del Pontefice con il vice-presidente Usa, Vance
L'udienza di Leone XIV al presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la moglie

L'udienza di Leone XIV al presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la moglie - Vatican Media

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Non solo appelli. Leone XIV traduce il suo impegno per la pace in gesti concreti, con l'intenzione di fare della Santa Sede un facilitatore nella risoluzione dei conflitti nel mondo. E la giornata della Messa per l’inizio del suo pontificato lo testimonia. Nell’omelia il Papa pone l’accento sulla «carità» come dimensione dell’agire cristiano e cita Leone XIII che gli ha ispirato il nome per dire: «Se questo criterio prevalesse nel mondo, non cesserebbe subito ogni dissidio e non tornerebbe forse la pace?». Nel Regina Coeli chiede di «non dimenticare i fratelli e le sorelle che soffrono a causa delle guerre». E richiama Gaza con «i bambini, le famiglie, gli anziani sopravvissuti che sono ridotti alla fame»; il Myanmar dove «nuove ostilità hanno spezzato giovani vite innocenti»; e poi la «martoriata Ucraina» che «attende finalmente negoziati per una pace giusta e duratura».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e papa Leone a margine della Messa di inizio pontificato

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e papa Leone a margine della Messa di inizio pontificato - Zelensky-X

Proprio all’Ucraina papa Leone sta guardando in questi giorni per tessere una tela che vuole offrire un contributo fattivo a fermare la guerra dopo tre anni di invasione russa. Dopo la celebrazione di stamani, il Pontefice riceve in udienza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, presente alla Messa in piazza San Pietro. L’incontro avviene in una sala limitrofa all’Aula Paolo VI. «Per milioni di persone in tutto il mondo – scrive sui social il leader ucraino al termine dell’udienza – il Pontefice è un simbolo di speranza di pace. L’autorità e la voce della Santa Sede possono svolgere un ruolo importante nel porre fine a questa guerra. Ringraziamo il Vaticano per la sua disponibilità a fungere da piattaforma per negoziati diretti tra Ucraina e Russia. Siamo pronti al dialogo in qualsiasi formato per ottenere risultati tangibili. Apprezziamo il sostegno all'Ucraina e la voce chiara che si è levata in difesa di una pace giusta e duratura». E l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, che accompagna il presidente, aggiunge che fra gli «argomenti discussi» rientra anche il «caloroso invito ufficiale al Santo Padre a visitare l’Ucraina».

L'udienza di Leone XIV al presidente ucraino Volodymyr Zelensky

L'udienza di Leone XIV al presidente ucraino Volodymyr Zelensky - Vatican Media

Giovedì Leone XIV aveva incontrato per un approfondito dialogo il capo della Chiesa greco-cattolica, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk. E le agenzie di stampa annunciano una possibile udienza domani con il vice-presidente statunitense, J. D. Vance, anche lui in prima fila alla celebrazione di inizio pontificato. Un faccia a faccia anticipato da una dichiarazione dello stesso Vance che indica la Santa Sede come possibile «luogo in cui entrambe le parti si sentirebbero a proprio agio», vale a dire Ucraina e Russia. L’iniziativa diplomatica di Leone XIV arriva dopo l’esito deludente dei colloqui fra Ucraina e Russia a Istanbul dove il solo punto su cui è stata raggiunta un’intesa è quello per lo scambio di mille prigionieri di guerra. Non altro, benché Donald Trump rilanci nuove interlocuzioni con Zelensky e Vladimir Putin.

A Roma il colloquio fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il vice-presidente Usa J.D. Vance

A Roma il colloquio fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il vice-presidente Usa J.D. Vance - Zelensky-X

Dopo il faccia a faccia fra il presidente ucraino e Trump durante i funerali di papa Francesco, la Santa Sede segna un altro punto nel disgelo fra Kiev e Washington dopo le tensioni alla Casa Bianca dello scorso febbraio. La Messa di inizio pontificato riavvicina Zelensky e Vance: prima della liturgia, il presidente ucraino si accosta a Vance già seduto nel settore delle delegazioni nazionali e gli tende la mano; il vicepresidente Usa si alza sorridendo e gliela stringe calorosamente. Una inversione di rotta confermata dall’incontro che nel primo pomeriggio il presidente ucraino ha con Vance e il segretario di Stato americano, Marco Rubio, a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti a Roma. Trenta minuti di confronto durante i quali, fa sapere Zelensky sui social, «abbiamo discusso dei negoziati a Istanbul dove i russi hanno inviato una delegazione di basso livello composta da persone non decisionali. Ho ribadito che l'Ucraina è pronta a impegnarsi in una vera diplomazia e ho sottolineato l’importanza di un cessate il fuoco completo e incondizionato il prima possibile». Poi il presidente ucraino aggiunge che «abbiamo affrontato la necessità di sanzioni contro la Russia, il commercio bilaterale, la cooperazione in materia di difesa, la situazione sul campo di battaglia e il prossimo scambio di prigionieri. È necessario esercitare pressione sulla Russia finché non sarà desiderosa di porre fine alla guerra. E, naturalmente, abbiamo discusso delle nostre azioni congiunte per raggiungere una pace giusta e duratura».

apa Leone XIV attraversa piazza San Pietro prima della Messa di inizio pontificato

apa Leone XIV attraversa piazza San Pietro prima della Messa di inizio pontificato - Reuters

I movimenti vaticani di queste ore seguono le parole di papa Leone che in settimana aveva detto: «La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace. I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo». E aveva assicurato anche un impegno personale, come dimostra l’uso della prima persona nel suo intervento al Giubileo delle Chiese orientali, cosa non rituale per un Papa: «Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo».

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