martedì 31 luglio 2018
Quasi 100mila chierichetti, di età compresa tra i 13 e i 23 anni, hanno incontrato oggi Papa Francesco in Piazza San Pietro.
(Le foto sono di Romano Siciliani)

(Le foto sono di Romano Siciliani)

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Quasi 100mila ministranti, di età compresa tra i 13 e i 23 anni, hanno incontrato oggi Papa Francesco in Piazza San Pietro. Una grande festa più che un'udienza che ha rappresentato il culmine del loro XII Pellegrinaggio internazionale che quest’anno si svolge sotto il motto: “Cerca la pace e perseguila!”, tratto dal Salmo 34,15. I ragazzi hanno accolto con grande entusiasmo Bergoglio in piazza San Pietro. E lui ha ricambiato con lo stesso atteggiamento compiendo un lungo giro tra i settori gremiti della piazza e spingendosi con la jeep fino a metà di via della Conciliazione, gremita come anche piazza Pio XII.

Il video della giornata:

"Siete coraggiosi, con questo caldo...", ha esordito Francesco Papa, che ha poi ripreso il motto della giornata, rispondendo alla domanda di un chierichetto lussemburghese: «L'impegno concreto per la pace è la prova del fatto che siamo veramente discepoli di Gesù... La ricerca della pace comincia dalle piccole cose. Per esempio, a casa, dopo un litigio tra fratelli, mi chiudo in me stesso, facendo l'offeso, o provo a fare un passo verso l'altro? Sono pronto a domandarmi in ogni situazione: 'Che cosa farebbe Gesù al mio posto?'. Se facciamo questo, e cerchiamo di metterlo in pratica con decisione, porteremo la pace di Cristo nella vita di ogni giorno e saremo costruttori e strumenti di pace».

Il Papa, che si è detto «pellegrino con voi che venite dal tanti Paesi del mondo», ha invitato i ragazzi e le ragazze presenti a non avere «paura di chiedere un buon consiglio quando vi domandate come poter servire Dio e le persone che hanno bisogno di aiuto nel mondo. Ricordatevi che quanto più vi donate agli altri, tanto più riceverete in pienezza voi stessi e sarete felici!».

In quando al servizio in parrocchia Francesco ha detto: "Impegnarvi nella vita parrocchiale e stare in silenzio alla presenza del Signore: così, in questo intreccio di azione e di contemplazione, si riconosce anche il disegno di Dio su di noi". In questo modo, ha osservato ancora, "si vede quali sono i talenti e gli interessi che Dio ci mette nel cuore e come svilupparli; ma soprattutto ci si mette umilmente davanti a Dio, così come siamo, senza truccarci e senza travestirci, con i pregi e i limiti, chiedendo a Lui come meglio poter servire Lui e il nostro prossimo".

"Cercate di essere amici, con gratuità, di chi è attorno a voi, perché un raggio della luce di Gesù possa arrivare a loro attraverso il vostro cuore innamorato di Lui. Non c'è bisogno di tante parole, sono più importanti i fatti, la vicinanza, il servizio". Ha poi detto papa Francesco, aggiungendo: "I giovani, come tutti, del resto, hanno bisogno di amici che danno un buon esempio, che fanno senza pretendere, senza aspettarsi qualcosa in cambio. E in questo modo voi fate sentire anche com'è bella la comunità dei credenti perché il Signore abita in mezzo a loro, com'è bello far parte della famiglia della Chiesa".

Sempre rispondendo a domande dei ragazzi, ha anche sottolineato che "la fede è come l'aria che respiriamo". "La fede ci aiuta a cogliere il senso della vita: c'è qualcuno che ci ama infinitamente, e questo qualcuno è Dio", ha spiegato. "Non possiamo credere in Dio e pensare di essere figli unici! - ha aggiunto - Tutti siamo figli di Dio. Siamo chiamati a formare la famiglia di Dio, cioè la Chiesa, la comunità di fratelli e sorelle in Cristo".

E poi: "Per concretizzare il comandamento dell'amore, Gesù ci ha indicato le opere di misericordia. Sono una via impegnativa ma alla portata di tutti. Basta che ciascuno di noi cominci a chiedersi: 'Che cosa posso fare io, oggi, per venire incontro ai bisogni del mio prossimo?'. E non importa se sia amico o sconosciuto, connazionale o straniero. Credetemi, così facendo potete diventare davvero santi, uomini e donne che trasformano il mondo vivendo l'amore di Cristo". Certo, secondo Francesco, "ci vuole fatica per fare sempre il bene e diventare santi", "la strada per la santità non è per i pigri, ci vuole fatica": ma "il Signore Gesù ci ha dato un programma semplice per camminare sulla via verso la santità: il comandamento dell'amore di Dio e del prossimo".

"Il santo di oggi - ha concluso infine il papa, che viene dai gesuiti, ricordando il fondatore dell'ordine Ignazio di Loyola - da giovane soldato pensava alla propria gloria, al momento buono è stato attirato dalla gloria di Dio, e ha scoperto che lì è il centro e il senso della vita. Facciamoci imitatori dei santi; facciamo tutto per la gloria di Dio e per la salvezza dei fratelli".

I numeri

I partecipanti all'incontro sono stati molti di più dei 60mila previsti. Ufficialmente sono 19 i Paesi che partecipano a questa iniziativa della CIM (Coetus Internationalis Ministrantium). In prima linea la Germania, con 60mila chierichetti accompagnati dal presidente della Commissione per i giovani della Conferenza Episcopale Tedesca, il vescovo Stefan Oster, ma anche Belgio, Francia, Gran Bretagna, Croazia, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Romania, Russia, Svizzera, Serbia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina, Ungheria e gli Stati Uniti e due delegazioni persino da Antigua e Barbuda. “Il mondo, segnato da populismi e nazionalismi invoca la pace a gran voce e noi vogliamo contribuire a questa causa universale a partire proprio dalle giovani generazioni perché possano vivere un mondo senza muri né barriere”, ha detto mons. Ladislav Nemet, presidente della CIM, nella conferenza stampa di presentazione.

Verso la Gmg di Panama 2019

Tante le iniziative previste per questo Pellegrinaggio internazionale che si concluderà il 3 agosto prossimo: i ragazzi vivranno, insieme ai loro vescovi, un programma molto vario, articolato in celebrazioni liturgiche e preghiere comunitarie, visite e gite, merende all’aperto, confessioni e colloqui di vita e oltre 300 luoghi di Roma ospiteranno i momenti di condivisione. Ma il culmine dell’evento resta l’incontro, sotto il cielo di San Pietro con Papa Francesco, che quest’anno coincide felicemente con la memoria liturgica di Sant’Ignazio di Loyola fondatore dei Gesuiti, ordine a cui appartiene il Pontefice. Ma avviene anche con uno sguardo rivolto al prossimo Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani e alla GMG di Panama 2019.

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