venerdì 11 dicembre 2020
Nella terza domenica d'Avvento la benedizione delle statuette di Gesù Bambino nelle parrocchie e in versione digitale
Benedizione dei bambinelli ai tempi del Covid: ecco come sarà

Avvenire archivio

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Era il 21 dicembre 1969 quando Papa Paolo VI, durante l’Angelus, impartì per la prima volta la benedizione alle statuine dei Bambinelli del presepe che i ragazzi di Roma avevano portato con loro in piazza San Pietro. Cinquanta anni di questa tradizione tutta romana, ma che ha contagiato negli ultimi anni decine di diocesi e parrocchie in giro per l’Italia e anche all’estero.

L'emergenza Covid stravolge anche questa tradizione romana. Il Cor, il Centro Oratori Romani, che ogni anno promuove l'iniziativa comunque prevede per domenica 13 dicembre la presenza di una ristretta delegazione di famiglie a piazza San Pietro, all'Angelus del Papa, che con i loro bambini porteranno la statuetta di Gesù Bambino per la benedizione.

E per chi non potrà essere in piazza San Pietro arriva la benedizione virtuale del Bambinello. Il Cor, in osservanza delle norme anti Covid che vietano gli assembramenti, "metterà a disposizione formulari per la tradizionale benedizione dei Bambinelli del presepe nelle parrocchie e anche nelle case delle famiglie che non potranno parteciparvi direttamente". La benedizione dunque - causa pandemia - si potrà fare anche da casa. I canali social dell'associazione hanno cominciato a raccontare i preparativi per questo appuntamento, previsto per domenica prossima, coinvolgendo oratori e comunità anche in altri Paesi del mondo.

Alle ore 11.15 di domenica 13 dicembre - fa sapere il Centro oratori romani - sarà anche possibile seguire sul sito, sulle pagine Fb e YouTube del Centro Oratori Romani la 'digital edition' dell'evento con collegamenti da Piazza San Pietro e da alcuni oratori. "La benedizione dei Bambinelli - spiega il presidente del Cor David Lo Bascio - da sempre ha il compito di ricordare ai bambini e ai ragazzi, alle loro famiglie e in un certo senso alla città che la vera gioia viene dal riconoscere che Gesù nasce ogni volta, di nuovo, nelle nostre vite. Oggi, nel momento in cui sperimentiamo tutta la fatica, la tristezza e talvolta il dolore che la pandemia ha generato, questa verità appare ancora più limpida e necessaria: così questo Natale "disadorno" può renderci capaci di meglio metterla a fuoco".

"Proponiamo una benedizione dei Bambinelli diversa nella forma, ma non nella sostanza", dice il Cor chiedendo che l'evento sia diffuso nelle parrocchie.

Pronte anche due formule di preghiere, una per i sacerdoti, "ed una che, in caso di impedimenti alla partecipazione delle Sante Messe, potrà essere utilizzata in famiglia".




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