lunedì 13 aprile 2020
Francesco, al Regina Coeli, ricorda che sono state le donne le prime testimoni del mistero della salvezza, premiate per la loro fedeltà e dedizione
Il Papa: Il Signore ci dia il coraggio che hanno le donne

Vatican Media

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E’ la gioia la cifra di oggi, Lunedì dell’Angelo, o dell'Ottava di Pasqua, perché in questo giorno “risuona l’annuncio gioioso della risurrezione di Cristo”. Papa Francesco, al Regina Coeli pronunciato a mezzogiorno nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, fa riferimento alla pagina del Vangelo proposto dalla liturgia odierna che racconta che alle donne intimorite per aver trovato il sepolcro vuoto, appare Gesù stesso che le rassicura: ‘Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno’. E prosegue:

Con queste parole, il Risorto affida alle donne un mandato missionario nei confronti degli Apostoli. Esse infatti hanno dato un ammirevole esempio di fedeltà, di dedizione e di amore a Cristo nel tempo della sua vita pubblica come durante la sua passione; ora sono premiate da Lui con un particolare gesto di attenzione e di predilezione”.

"Le donne sempre all'inizio, come Maria", dice il Papa, dopo saranno gli apostoli e Pietro a constatare la risurrezione di Gesù. Fino a quel momento non avevano capito che Gesù sarebbe risorto, la loro fede, afferma il Papa, “doveva fare un salto di qualità” che solo lo Spirito Santo poteva provocare. Ma poi ne diventano i testimoni e cioè, spiega, mettono la faccia per lui e poi danno la vita stessa.

Da quel momento, l’annuncio che Cristo è risorto si diffonde dappertutto e raggiunge ogni angolo della terra, diventando il messaggio di speranza per tutti. La risurrezione di Gesù ci dice che l’ultima parola non spetta alla morte, ma alla vita.

In questo modo Dio ha, infatti, manifestato tutto il suo amore e la sua misericordia “per l’umanità di tutti i tempi”. Se Cristo è risuscitato, è possibile guardare con fiducia ogni evento della nostra esistenza, anche quelli più difficili e carichi di angoscia e di incertezza. Ecco il messaggio pasquale che siamo chiamati a proclamare, con le parole e soprattutto con la testimonianza della vita. Nelle nostre case e nei nostri cuori possa risuonare questa notizia: 'Cristo, mia speranza, è risorto!' Questa certezza rafforzi la fede di ogni battezzato e incoraggi soprattutto quanti stanno affrontando maggiori sofferenze e difficoltà.

Il Papa conclude il suo pensiero chiedendo a Maria, testimone della morte e della risurrezione di Gesù, che “ci aiuti a credere fortemente a questo mistero di salvezza” che accolto “può cambiare la vita”.

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