mercoledì 25 gennaio 2023
Il Papa all’Associated press: le critiche? Vorrei che me le facessero direttamente. Essere omosessuali è un peccato ma non un crimine. No alle discriminazioni.
Papa Francesco: «Con Benedetto XVI ho perso un padre»

Ansa

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Con la morte di Benedetto XVI «ho perso una padre». Così il Papa in un’intervista all’agenzia Associated press in cui definisce il Pontefice emerito “un gentiluomo”. «Per me – aggiunge Francesco – era una sicurezza. Di fronte a un dubbio, chiedevo la macchina, andavo al monastero e chiedevo». Dal Pontefice anche una riflessione disincantata sui suoi quasi dieci anni di ministero petrino. All’inizio – spiega Francesco – la notizia di un Papa sudamericano è stata accolta con sorpresa, poi «hanno iniziato a vedere i miei difetti e non gli sono piaciuti».

Quanto alle critiche, l’unica cosa che chiede è che gli vengano dette «in faccia perché è così che cresciamo tutti, giusto?» mentre sull’ipotesi di rinuncia Bergoglio sottolinea di essere in buona salute, considerata l‘età e malgrado la diverticolite fosse tornata. Inoltre una piccola frattura al ginocchio dovuta a una caduta è guarita senza intervento chirurgico dopo laser e magnetoterapia. In ogni caso Bergoglio non ha preso in considerazione l’ipotesi di regolamentare formalmente i possibili passi indietro di un Pontefice.

Nel dialogo con l’Associated press il Papa inoltre parlato dei rapporti con la Cina (“dobbiamo camminare pazientemente” ma “l’essenziale è che il dialogo non si interrompa”) e di omosessualità. «Essere omosessuali non è un crimine – ha osservato il Papa –. Sì, ma è un peccato. Va bene, ma prima distinguiamo tra peccato e crimine. È peccato anche mancare di carità gli uni verso gli altri». Di qui anche la critica alle leggi definite “ingiuste” che criminalizzano l’omosessualità.

E l’invito alla conversione rivolto a quei vescovi che discriminano l’omosessualità e le comunità lgbtq all’interno di un contesto culturale che va in tale senso. Il Catechismo dice invece che anche gli omosessuali vanno accolti e non emarginati. «Siamo tutti figli di Dio, e Dio ci ama così come siamo e per la forza che ciascuno di noi combatte per la propria dignità».

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