giovedì 9 giugno 2011
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Spifferi, allusioni, nomi buttati lì spesso a casaccio, molta confusione. Occorre armarsi di una buona dose di coraggio di fronte alle carte dell’inchiesta della Procura di Cremona. Seimila pagine tra ordinanze e intercettazioni alle quali è istruttivo dare anche solo un’occhiata per capire che di succo finora ce n’è pochino, che i personaggi implicati sono truffatori da quattro soldi che telefonano e scommettono. Ma soprattutto pèrdono. Per questo trasformare in verità ciò che dicono è difficile. Ma la prudenza che deve consigliare chi scrive dovrebbe essere compagna inseparabile anche di chi indaga. Esternare «sensazioni» non è mai utile ed esemplare. Chi ama il calcio, ed è angosciato e disgustato, aspetta fatti e prove.
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