Raffica di malumori politici e vaccinali: meglio non pensarsi più uguali degli altri
sabato 10 luglio 2021

Signor direttore,

«i poveri li avrete sempre tra voi», ha detto un certo Signore circa 2000 anni fa. Ma una cosa non l’ha detta: «Aumentateli! ». Dall’introduzione dell’euro, appoggiata dal vostro Prodi, a oggi, i poveri in Italia sono aumentati ogni anno fino al 33% in più al 2019. Oggi, in due anni di virus gonfiato a dismisura in modo malavitoso dal governo giallofucsia, i poveri italiani sono aumentati fuori misura. Ora il… drago finirà il povero moribondo italico. Sicuri di non avere anche voi qualche responsabilità almeno morale? Sicuri che i poveri abbiano solo la pelle nera? In questi giorni poi siete anche amici della 'cura sperimentale' che miete vittime, nessun problema? Rileggendo 'La fattoria degli animali' ho riscontrato molte analogia tra quel romanzo e il vostro giornale...

Mauro Mazzoldi


Non so che cosa abbia mangiato ieri sera, signor Mazzoldi, ma visto l’incubo in forma di lettera che mi ha inviato, dev’essere stato un piatto abbastanza pesante. Lei non salva nessuno di coloro che considera 'nemici' e degli altri tace. Fa del Vangelo uno specchio di malumori. E immagino che quando parla della «cura sperimentale che miete vittime» e che anche noi di 'Avvenire' dovremmo avere sulla coscienza si riferisca al vaccino anti-Covid. Ne prendo atto: questo è il suo rapporto con la realtà, e dunque chiunque può leggere tutte le sue altre affermazioni su poveri e politici nella giusta luce. Lei mi e ci riempie spesso di contumelie, ma almeno – a differenza di certi 'leoni da tastiera' che si nascondono dietro pseudonimi – si firma con nome e cognome (e anche indirizzo). In genere, questo non mi basta per darle spazio in questa pagina: troppo fiele, anche se la critica ha elementi interessanti. Ma stavolta pubblico le sue righe perché in esse parla male (e malamente) di fatti e persone, ma maledice soltanto noi. Per di più lo fa in chiave letteraria invece che scagliandoci contro qualche versetto biblico. Penso che sia utile, ogni tanto, cogliere anche così che cosa purtroppo circola pure nel corpo della comunità cristiana. Siccome ho sbirciato anch’io le opere di Orwell, le rispondo con un augurio che adatta un pensiero dell’autore de 'La fattoria degli animali' e per me, da una vita, è un imperativo: mai pensarsi come un cattolico «più uguale degli altri».

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