Questa è una crisi che rende chiaro a che cosa porta l'ipertrofia dell'«io»
giovedì 28 gennaio 2021

Caro direttore,
la crisi di governo non sembra così diversa da quel che vediamo accadere nel quotidiano nei rapporti interpersonali, persino in famiglia. Il problema non sono gli altri ma il loro e il nostro 'Io'. Ecco, a tutti ma soprattutto a chi in questi giorni politicamente sta agitando acque già turbolente sfoggiando un ego e un individualismo ipertrofici senza capire che spesso il problema è l’io più che l’altro, va ricordato che Rimbaud scrisse: «Io è un altro», mentre Cristo raccomandò: «Ama il prossimo tuo». Possibile che certi narcisi mettano in pericolo il bene comune confondendo ancora l’io con Dio?

Fabio Morandin Venezia

Purtroppo è possibile, caro amico. E, come lei, penso che questo sia un male comune. Non solo nella politica, ma soprattutto sulla scena politica attuale. Non tutti sono uguali, certo. Ma la crisi a cui stiamo assistendo si è sinora giocata sempre più scopertamente su questo registro. Se ci fosse davvero una questione di priorità programmatiche, gli italiani hanno già capito da un pezzo che tutto sarebbe già ricomposto. Non è certo solo una pur decisiva questione di numeri, ma – so di ripetermi – una questione più profonda, fatta di generosità ideale e di rispetto per la fatica e il vero interesse dell’Italia e degli italiani. E non consiglierei a nessuno di considerarlo un discorso da sognatori: ci accorgeremo tutti di quanto è concreto alle prossime elezioni...

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