Quanto pesano parole e scelte: messaggio (pure) per Zingaretti
sabato 11 maggio 2019

Caro direttore,

ho appena letto su “Avvenire” di oggi (venerdì 10 maggio 2019) la dichiarazione di Nicola Zingaretti a favore dell’eutanasia. Avevo deciso di dare il mio voto al Pd alle prossime elezioni europee, anche se in diverse cose non la pensiamo allo stesso modo, ma ora... No! Non più. E desidero farlo sapere a lui e ai suoi compagni di partito. La deriva morale che stiamo vivendo continua e non vedo purtroppo nessun partito in grado di risolverla... Si faccia avanti qualcuno desideroso, non solo a parole, di onestà, correttezza, rispetto, senso del dovere, della giustizia, della morale... con pochi ma chiari programmi non urlati, ma spiegati. Spero in giovani che vedano la politica come un servire... Continuerò a sperare. Grazie per il vostro lavoro di informazione.

Giulia De Bellis


Che cosa posso dirle, cara signora Giulia? Si raccoglie quel che si semina nella vita personale e nella società, ed è così anche in politica. Chi semina vento, raccoglierà tempesta. Chi semina odio, raccoglierà solitudine e sofferenza. Chi semina false sicurezze e sconcerto, come ha deciso di fare il neosegretario del Pd Zingaretti (salvo ammorbidimenti successivi) in materia di “morte a comando”, raccoglierà malumori nel suo stesso campo e non raccoglierà più voti, proprio come il suo. Continuo a sperare che i seminatori – per me – irresponsabili di questa fase politica facciano i conti con i loro errori e rivalutino almeno il “senso dell’opportunità” che è fratello minore del buon senso. Ma come lei, gentile amica, soprattutto spero in una nuova generazione di politici dai valori saldi e dalle idee chiare, capace di vedere dove portano le ideologie individualiste e di morte, comunque proposte e camuffate.

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