giovedì 25 febbraio 2016
Petaloso, sboccia una nuova parola
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Una margherita è petalosa e petalosissima è una rosa, per non parlare dei garofani... C’è bisogno di spiegare? Il neologismo è chiarissimo, efficace quanto basta, fresco come certe trovate dei bambini, che sproloquiando in un linguaggio tutto loro finiscono con l’introdurre nella ristretta cerchia familiare parole inedite, comprensibili a pochi intimi ma gioiosamente ripetute per tutta la vita. “Petaloso”, il termine coniato da Matteo, che ha otto anni e frequenta la scuola elementare di Copparo, nel Ferrarese, è una parola che sboccia e che pare destinata a un destino ben più illustre, addirittura a conquistare un posto nel dizionario. Specie se Matteo potrà contare su alleati del calibro del suo omonimo presidente del Consiglio che, ieri, ha definito “petaloso” il progetto per il post Expo. Già, perché una parola – hanno spiegato gli esperti dell’Accademia della Crusca a Matteo (quello di otto anni) che con una letterina in bella calligrafia ha sottoposto al loro giudizio il termine fresco d’invenzione – entra nel vocabolario se tante persone la capiscono e la usano, se diventa patrimonio condiviso dalla comunità dei parlanti. La lettera del bambino e quella dell’esperta, la sociolinguista Maria Cristina Torchia, sono state postate su Facebook dall’orgogliosa maestra di Matteo – è stata lei la prima ad apprezzare il neologismo e a suggerire il coinvolgimento della Crusca – e hanno subito scatenato la fioritura di frasi a soggetto petaloso. Giusto per dimostrare che il termine piace e funziona. Se 'petaloso' finirà davvero nel vocabolario è presto per saperlo, solo il tempo dirà se la passione repentina si trasformerà in amore duraturo. È probabile, però, perché la lingua è viva e malleabile, si espande e si contrae: ogni anno decine di parole fanno il loro esordio nel vocabolario, altre vengono consegnate all’oblio, e non di rado sono proprio i termini più recenti ad avere vita breve. 'Scattosa', 'comodosa' e 'risparmiosa' insegnano: invenzione di un gruppo di creativi che le usarono negli anni Ottanta per la pubblicità della Fiat Uno, sono finite nel vocabolario e non l’hanno lasciato più. Malgrado ciò, una speranza è lecita: che almeno 'inzupposo' ci venga risparmiato... 
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