Ogni figlio è figlio nostro. E non c'è marchio né eccezione
domenica 12 agosto 2018

Caro direttore,
prendo da “Avvenire” di domenica 5 agosto una frase dell’articolo del professor Luigino Bruni («È lievito il gesto della madre») che è stata evidenziata anche nella titolazione: «Ogni figlio è figlio di tutti, ogni figlio è nostro». E rifletto: tutti, tranne quelli concepiti tramite l’abominio dell’utero in affitto.

Dario Dall’Aglio


Mi batto da sempre contro la pratica disumana dell’«utero in affitto», caro signor Dall’Aglio, ma non la penso così sui figli e le figlie ormai generati attraverso la cosiddetta «maternità surrogata» e il commercio di gameti umani. La penso invece esattamente come Luigino Bruni, che non ha ovviamente scritto di questo caso specifico, ma ha esercitato con bella efficacia sulla nostra condizione uno sguardo reso acuto dalla grande sapienza biblica e dalla rivelazione cristiana: ogni figlio d’uomo e di donna è anche figlio nostro, parte essenziale della famiglia umana. Famiglia che nessuna ideologia può dividere, discriminando. Non c’è né deve esserci neppure una creatura innocente che possa essere “marchiata” per gli atti e le scelte sbagliate e irresponsabili di coloro che l’hanno messa al mondo. Ci pensi, gentile lettore: dobbiamo saper cancellare la parola “abominio” quando parliamo di vita umana.

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