«Nauseato dal clima politico-mediatico». Dare peso ai fatti rincuorare la gente
martedì 22 dicembre 2020

Gentile direttore,
sono molto perplesso e direi anche nauseato dal comportamento dei politici dei vari partiti e da quello di quasi tutti i mezzi di comunicazione. In questo periodo piuttosto pesante sarebbe necessario oltre che opportuno che tutti ascoltassero i richiami del nostro Capo dello Stato. Invece, da una parte, c’è un’opposizione alla ricerca affannosa di consensi a qualunque costo e unita solo nel denigrare qualsiasi decisione e intervento del Governo per fronteggiare la situazione sanitaria ed economica. Dall’altra parte, tra i partiti al governo, c’è la corsa all’accaparramento dei meriti quando qualcosa di buono viene fatto, pronti comunque a criticare il premier se qualcosa non funziona. E che dire del comportamento dei presidenti di Regione? Facile straparlare quando, alla fine, la responsabilità delle decisioni è di altri, in questo caso il presidente del Consiglio Conte e il ministro della Salute Speranza... Abbiamo però due importantissime luci di riferimento e guida: il presidente Sergio Mattarella e papa Francesco che si adoperano per diffondere il buon senso, incoraggiare le persone e richiamare al senso del dovere, alla attenzione agli altri, al sostegno dei più deboli, alla coesione sociale. È grazie a loro se anche un nonno come me, sempre polemico, non perde la fiducia e la speranza in un futuro migliore e sereno, e si prepara a celebrare il santo Natale che quest’anno – e meno male! – non sarà consumistico, ma più attento al reale significato di questa fondamentale festività.

Carlo Maria Pagliari Milano

Capisco la sua nausea, gentile ingegner Pagliari, sebbene capisca altrettanto almeno alcune delle ragioni della polemica politica del momento. Ma continuo a sognare, come lei, una classe dirigente che non fa solo il proprio dovere, ma lo fa insieme. Anche così si sostiene e rincuora la nostra gente. Per questo sulle pagine di “Avvenire” restiamo attenti al peso reale dei fatti e alle chiacchiere diamo lo spazio minimamente necessario, e non una riga in più.

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