mercoledì 10 luglio 2019
Le nomine a rischio dei vincitori del concorso a dirigente
Foto Ansa

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Caro direttore,
c’è chi ha prefugurato un effetto «devastante » sulla scuola italiana se le nomine dei vincitori del concorso a Dirigente scolastico, ormai in fase conclusiva non avessero luogo. Vorrei aggiungere a questa riflessione la voce delle scuole della Rete Eip Italia, circa 1.200, quella del nostro consiglio direttivo composto di eminenti persone della scuola, per sostenere quella dei 2.900 dirigenti scolastici in pectore, che hanno superato le prove del concorso e si aspettano legittimamente di entrare in ruolo a settembre, secondo l’ordine della graduatoria.

La nostra associazione che è anche Ente di formazione, è la sezione Italiana dell’Ecole Instrument de Paix di Ginevra , fondata da Jean Piaget a Ginevra e ha come mission il primo principio universale di educazione civica 'La scuola è al servizio dell’ umanità'. Condividiamo totalmente lo spirito e le motivazioni che animano la lettera rivolta al Presidente della Repubblica dai nuovi Dirigenti, ispirata a un giustificato interesse legittimo, ma che soprattutto evidenzia con dignità e decoro, il desiderio di cominciare una nuova avventura professionale con la comunità scolastica che sarà loro affidata, per la quale si sono preparati con impegno e soprattutto, finalmente, con chiaro merito.

Molte scuole associate all’ Eip Italia, come tante altre nel Paese, in questi ultimi anni sono state affidate per necessità, dovuta alla mancanza di dirigenti in organico, a dirigenti in reggenza, titolari cioè di altre scuole, che con sacrificio e impegno hanno cercato di adempiere a questo gravoso compito aggiuntivo a titolo quasi volontaristico. Una situazione provvisoria e di ripiego si direbbe, di certo insostenibile, perché rischia di creare impacci alla gestione di tutte le 8.000 istituzioni scolastiche presenti in Italia. Ora il concorso, durato un anno, dopo una gestazione di almeno cinque, è stato espletato, i dirigenti ci sono e le scuole attendono a ragione un dirigente titolare .

È noto a tutti noi e particolarmente agli studenti e alle loro famiglie che la presenza di un dirigente che coordini e presieda (il preside... appunto) a tempo pieno, la complessa macchina organizzativa, ammini-strativa e didattica è condizione necessaria al buon andamento della prassi quotidiana e ancor di più per la promozione di opportunità formative di alto profilo. In un momento come questo in cui il ministro dell’Istruzione ha annunciato l’introduzione di numerose innovazioni (per citarne alcune: l’introduzione dell’educazione civica, finalmente come disciplina autonoma; una spiccata curvatura dell’alternanza scuola-lavoro verso le competenze trasversali e l’orientamento; la promozione dell’ inclusione; una rinnovata attenzione, insieme al ministero dell’Ambiente, verso la sostenibilità secondo gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030; la scuola digitale...), la presenza dei dirigenti scolastici, nella loro veste di coordinatori e promotori dell’ innsempre sensibile alle istanze e alla tutela dei diritti soggettivi e alle opportunità educative e formative, e il ministro dell’Istruzione si impegneranno affinché si trovi una soluzione rapida, equa nella sostanza e di garanzia affinché i nostri 8 milioni di alunni e studenti, le loro famiglie e un milione tra insegnanti e Ata, possano serenamente cominciare il nuovo anno scolastico e con loro .

Presidente Nazionale Eip Italia

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