mercoledì 31 maggio 2023
Il messaggio della XXII «Giornata Nazionale del Sollievo»
La povertà di essere lasciati soli nel tunnel di sofferenza e malattia
COMMENTA E CONDIVIDI

C’è un filo rosso che congiunge idealmente la XXII Giornata Nazionale del Sollievo che si è celebrata domenica scorsa e la XXXI Giornata Mondiale del Malato svoltasi l’11 febbraio: è l’importanza di non lasciare che la persona in condizioni di fragilità, di malattia, di sofferenza si senta abbandonata e sola tra attesa di cura e paura di soffrire. Infatti il tema centrale che è stato scelto quest’anno per la Giornata del Sollievo e sintetizzato nel titolo della conferenza stampa di presentazione svoltasi lo scorso 24 maggio, alla presenza del Ministro della Salute e del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, è: “Nessuno sia lasciato solo nel tunnel della malattia”.

Riecheggiano le parole di Papa Francesco contenute nel suo messaggio per la Giornata Mondiale del Malato: “La malattia fa parte della nostra esperienza umana. Ma essa può diventare disumana se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono”. Ne consegue che tutto ciò che contrasta la solitudine e l’abbandono, potenti amplificatori e se non concause della sofferenza umana in qualsiasi condizione, concorre sul piano non solo fisico, ma anche e soprattutto spirituale, relazionale, emotivo e sociale, ad aumentare le probabilità che la persona sperimenti il sollievo. Nel caso della sofferenza derivante da una patologia, soprattutto se cronica e in fase avanzata, se le terapie mediche e l’accudimento fisico sono integrate da un prendersi cura sollecito, attento, rispettoso, caritatevole ed empatico, che aiuti la persona a non sentirsi abbandonata e sola, sarà più probabile che nel tunnel della sofferenza, anche derivante da ma-lattie in fase terminale, compaia la luce del sollievo.

Questa visione globale della persona e della cura, insieme ad uno sguardo rivolto propositivamente al sollievo da raggiungere attraverso la cura e il prendersi cura, sono due pilastri su cui si fonda la Giornata del Sollievo, istituita il 24 maggio 2001, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri, per «promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale » in particolare in chi sta affrontando la prova della fase finale della vita a causa di una malattia inguaribile, ma che sempre può essere curata: sino alla fine è sempre possibile alleviare la sofferenza e sperimentare il sollievo. La Giornata del Sollievo ha dunque una connotazione propositiva: non è “contro” il dolore o la sofferenza, ma “a favore” del sollievo. Nel corso degli anni, considerando i bisogni concreti delle persone malate e sofferenti, ferma restando l’attenzione particolare al sollievo nella fase terminale della vita, l’obiettivo della Giornata è andato ampliandosi, abbracciando quasi tutte le condizioni di malattia e di sofferenza.

Enti promotori della Giornata sono la Fondazione nazionale intitolata alla memoria del giornalista Gigi Ghirotti, il ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Ad essa aderiscono anche l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute e l’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della Conferenza Episcopale Italiana, le professioni mediche e infermieristiche alleate in questo virtuoso percorso: Fnomceo, Fimmg, l’Associazione Medici Cattolici Italiani, che in un messaggio ha citato come l’unione fra le associazioni può essere la vera forza perché solo attraverso le alleanze che si elaborano strategie positive; Fnopi) le federazioni dei farmacisti (Federfarma, Fofi, Fondazione Cannavò), Società italiana di Cure Palliative, Fondazione Isal, Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari.

Per questa XXII edizione, alla quale il Presidente della Repubblica ha voluto destinare una medaglia, sono state oltre 160 le iniziative, i convegni, le manifestazioni organizzate in tutta Italia: prevalentemente in ospedali, hospice, residenze per anziani. Una varietà di tipologie di eventi, promossi dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dalla Rete delle Città del Sollievo patrocinata dalla Commissione Welfare dell’Anci, da associazioni di volontariato. Una realtà proattiva per il sollievo nella sua dimensione psico-emotiva e relazionale, e non solo in occasione della Giornata quando potenzia la sua azione a favore dei sofferenti, è il Centro di ascolto della Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus che offre gratuitamente e telefonicamente (06 8416464) a malati di tumore e ai loro familiari sostegno psicologico, informazioni e orientamento.

La Giornata del Sollievo è anche l’occasione per riflettere sul fenomeno sociale sempre più diffuso della rinuncia alle prestazioni sanitarie per problemi economici o legati alla difficoltà di accesso al servizio fattori che possono determinare un forte deterioramento della qualità della vita e un innalzamento della probabilità di derive eutanasiche. È un drammatico fenomeno che può essere letto anche alla luce delle parole recentemente pronunciate da papa Francesco nel Messaggio ai membri dell’Associazione religiosa Istituto socio-sanitari (Aris), evocando il «ritorno della “povertà di salute” che sta assumendo in Italia proporzioni importanti, soprattutto nelle regioni segnate da situazioni socio economiche più difficili, ove ci sono persone che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi, per le quali anche il pagamento di un ticket è un problema; ci sono persone che hanno difficoltà di accesso ai servizi sanitari a causa di lunghissime liste di attesa, anche per visite urgenti e necessarie! […] Un anziano deve prendere le medicine, e se per risparmiare o per questo o quel motivo non gli danno queste medicine è un’eutanasia nascosta e progressiva. […] Ogni persona malata è per definizione fragile, povera, bisognosa di aiuto, e a volte chi è ricco si trova più solo e abbandonato di chi è povero. Però è evidente che oggi ci sono opportunità diverse di accesso alle cure per coloro che hanno disponibilità economiche rispetto alle persone più indigenti».

Affinché vengano contrastate il più possibile le disparità nell’accesso alle risorse oggi esistenti per raggiungere il sollievo in particolare chi soffre di dolore cronico e di chi sta affrontando la dura prova di una malattia giunta in fase terminale, e affinché «nessuno sia lasciato solo nel tunnel della malattia», in occasione della XXII Giornata del sollievo, la Fondazione nazionale Gigi Ghirotti ha rivolto un appello alle istituzioni sanitarie, affinché siano puntualmente inserite e definite in tutti gli atti aziendali delle Aziende Sanitarie Locali la rete delle cure palliative e la rete di terapia del dolore, come sancito dalla legge 38/2010, rientrando tra gli obiettivi di ciascun Direttore Generale di Asl la creazione e il funzionamento delle suddette reti. Devono, inoltre, essere avviate campagne di sensibilizzazione su scala nazionale sul dolore cronico e sulle cure palliative rivolte alla popolazione. È vero, il sollievo è sempre possibile, ma la possibilità per trasformarsi in dato di fatto ha bisogno di impegno, attenzione e buona volontà, non solo da parte di chi per professione o per amore si prende cura di chi soffre, ma anche da parte della società civile nel suo complesso.

Presidente Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: