sabato 21 settembre 2019
L’assegno deriva dall’applicazione di un principio che accomuna tutti i cittadini e che trova pieno fondamento nelle leggi che regolano la previdenza obbligatoria
Figli dei parlamentari, la pensione è diritto dei superstiti
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Caro direttore,

ma è vero che ai figli dei parlamentari spetta la pensione dei padri? Se così fosse, si tratterebbe di un’enorme incomprensibile ingiustizia. Grazie

Giovannella Parisi Presicce



Gentile signora Parisi Presicce,

il direttore mi incarica di rispondere alla sua domanda. E io lo faccio volentieri. La reversibilità pensionistica a favore dei figli dei parlamentari non è un privilegio di "casta", ma l’applicazione di un principio che accomuna tutti i cittadini e che trova pieno fondamento nelle leggi che regolano la previdenza obbligatoria. Le pensioni ai figli di qualsiasi cittadino non è una regalia estemporanea, ma è un provvedimento che può trovare origine solo e unicamente dal decesso del capofamiglia, sia se ancora al lavoro sia se già pensionato. La necessità di un sostegno ai familiari superstiti di colui che provvedeva al loro mantenimento è un fattore acquisito delle nostre civiltà. Non occorre spingersi agli albori dell’umanità, o rileggere pagine essenziali della Bibbia, per rendersi conto di come la morte del padre e del marito fosse avvertita anche come una ferita al tessuto sociale. È da questa cultura, gentile lettrice, che discende oggi per tutti i lavoratori italiani quel 'privilegio' che privilegio non è, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato, che consente di beneficiare della 'assicurazione per la vecchiaia, l’invalidità e per i superstiti'. Alla assicurazione generale, con le sue regole e con i suoi limiti, si sono via via allineati gli altri regimi assicurativi. Come è – o dovrebbe essere noto – anche il Parlamento ha ritenuto di dover ridefinire, a partire dal 2012, le sue disposizioni pensionistiche adeguandole al sistema generale (calcolo contributivo ecc.). Sia alla Camera sia al Senato i contributi versati dai parlamentari possono così dar luogo, 'a domanda', a una pensione di riversibilità ai familiari superstiti che siano a carico, oppure inabili ecc. I Regolamenti sulle pensioni, approvati in autonomia da ciascuno dei due rami del Parlamento, indicano in dettaglio la precedenza nel diritto alla pensione di riversibilità (e i figli studenti sino a 26 anni ovviamente sono al primo posto insieme al coniuge), le variabili del nucleo familiare, la percentuale della pensione originaria spettante in base alla situazione anagrafica ecc. Le condizioni prescritte per i nostri rappresentanti elettivi sono in sostanza identiche a quelle richieste a noi rappresentati. La sua lettera, gentile signora, mi spinge a sottolineare ancora una volta quella che molti considerano la vera ingiustizia a proposito della pensione di riversibilità, e cioè il fatto che le norme vigenti la taglino fino a ridurla al 30% di quella originaria in presenza di risibili limiti di reddito posseduto dal superstite. Spero di essere stato chiaro, e la saluto cordialmente.

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