martedì 26 luglio 2016
Il Sole al centro
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«È un momento storico per l’umanità», ha detto ieri il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki–Moon al pilota Bertrand Piccard durante una videoconferenza mondiale poco ore prima dell’atterraggio ad Abu Dhabi di Solar Impulse, l’aereo spinto solo dall’energia del sole che ha completato oggi, 26 luglio, i 40.000 km del primo giro del mondo senza carburante. Il 14 luglio il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz aveva promesso a Piccard in videoconferenza, l’impegno dell’Unione Europea per accelerare la transizione energetica.

 

Per due secoli la civiltà tecnologica ha ruotato intorno all’energia dei combustibili fossili. Ora però sta maturando il sapere per mettere l’energia del Sole al centro del suo sviluppo. Se la “rivoluzione copernicana” nell’astronomia rimediò a un errore di conoscenza, la rivoluzione solare nelle tecnologie deve ora rimediare a un errore di giudizio morale.

 

Questo errore consiste nell’accettare i crescenti danni all’ambiente e alle persone causati dal continuare a fornire l’ottanta per cento dell’energia mondiale bruciando carbone, petrolio e gas. Certo, si deve alle fonti fossili di energia il grande aumento nell’ultimo secolo della popolazione mondiale, della sua longevità media e del benessere della sua parte più ricca. Alle fonti energetiche fossili si devono però anche conseguenze ambientali non più accettabili, come la rapida alterazione del clima e crescenti inquinamenti, e conseguenze sociali drammatiche come i conflitti sanguinosi per le energie fossili e i drammi dell’impoverimento e delle migrazioni dovuti ai cambiamenti climatici.

 

Sono questi danni ecologici e sociali a rendere la transizione a una civiltà solare un “imperativo energetico”, come dice il titolo del libro di Herman Scheer (1944–2010), l’uomo politico pragmatico e visionario che forse più fece per affermare questo imperativo. Quando negli anni Ottanta del Novecento si dedicò completamente alla rivoluzione solare, forse nemmeno Scheer immaginava la scena di oggi: un aereo elettrico grande come un Jumbo e alimentato da duecento metri quadrati di pannelli fotovoltaici, si posa con un leggero ronzio a pochi chilometri dalla sede mondiale della Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), l’istituzione concepita e propugnata da Scheer per decenni, e infine fondata nel 2009.

 

 

Tramite il suo programma di sensibilizzazione futureisclean (il futuro è pulito) questo aereo solare dà impulso, specialmente nelle scuole, a centinaia d’iniziative che educano a un uso parsimonioso dell’energia e alla transizione energetica solare. Kofi Annan, Mikhail Gorbaciov, Achim Steiner, Richard Branson sono tra gli iniziatori prestigiosi di questo programma educativo e testimoniano che la vera missione di Solar Impulse è la comunicazione di un messaggio, non lo sviluppo di una tecnologia. In effetti, le tecnologie di quest’aereo sono note da anni e la novità è “solo” nell’averle messe insieme per fare qualcosa prima ritenuta impossibile.

 

 

È proprio con questo esempio che Solar Impulse vorrebbe stimolare il nostro mondo, nel quale per una transizione energetica difettano non le tecnologie, ma l’iniziativa e il coordinamento politico, la volontà di subordinare i potentati economici al bene comune e, soprattutto, la consapevolezza individuale e collettiva. Per creare quest’ultima nell’intera popolazione, simboli e immagini sono più efficaci di grafici e statistiche. Per toccare il cuore e le menti, serve più raccontare che contare. E certe immagini sono insieme riassunto e propulsione di un’epoca. Per esempio, la fotografia della Terra vista da lontano, piccola e azzurrina, è diventata l’icona di una nuova consapevolezza della sua fragilità. Per scoprire veramente la Terra, l’uomo ha dovuto sbarcare sulla Luna. Quanti dollari costò quella fotografia? Quanto è costata al metro la Tour Eiffel? Quanto è costato il giro del mondo di Solar Impulse? «Seimila inutili euro al chilometro», lamenta un esperto di aeronautica. E forse non capisce che gli euro passano, ma certi sogni si realizzano e restano.

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