Il cammino verso un nuovo fisco chiede luci accese e occhi bene aperti
martedì 28 settembre 2021

Caro direttore,
ho letto con interesse ciò che “Avvenire” va scrivendo, e lei personalmente sostiene, sull’annunciata riforma del nostro sistema contributivo (articoli, risposte ai lettori, editoriali come quello di Francesco Gesualdi «Diamoci tutto un altro fisco», analisi come quella del presidente di ARDeP , riflessioni come quella di Ernesto M. Ruffini, direttore dell’Agenzia delle entrate. Condivido moltissimo quanto scritto da Francesco Gesualdi, le indicazioni che dà perché veramente l’annunciato nuovo fisco significhi un passo in avanti per tutti e in tutti i settori. Però mi chiedo: come fare perché questo non resti lettera morta. Come svegliare o attivare il dibattito. Sulla scena politica si parla di tutt’altro e sembra che scelte così importanti stiano passando sotto silenzio, preso com’è il Parlamento da altre questioni e il Paese distratto dai eventi sportivi, pandemici, baruffe sul ddl Zan... Spero che potremo fare qualcosa anche noi semplici cittadini.

padre Manuel Barbiero, sacramentino

Il lavoro d’informazione e di riflessione che stiamo sviluppando sulle nostre pagine a proposito del fisco italiano e della riforma promessa dal premier Draghi sin dal suo discorso di insediamento, è finalizzato anche a dare la sveglia all’opinione pubblica e a non far passare, come lei teme, caro padre Manuel, «scelte così importanti sotto silenzio ». Credo che quando il discorso entrerà fattivamente nel vivo, si acuirà l’attenzione e si alzeranno le antenne non soltanto dei soliti “addetti ai lavori”, ma anche dei «semplici cittadini» di cui lei e io siamo parte. Continuiamo a insistere, perché questo accada prima possibile. C’è, come ho annotato a più riprese, da tornare con efficacia ed equità alla ben proporzionata pressione fiscale su redditi e rendite designata dai padri costituenti.

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