Flop dell'azzardo pro-alluvionati. Resta solo il danno sociale
venerdì 12 gennaio 2024

Il governo sbaglia le previsioni e la quarta estrazione di lotto e superenalotto, introdotta nel giugno scorso, fallisce i risultati. Doveva far incassare in sei mesi 45 milioni per l’alluvione in Emilia Romagna, ma a fine anno nel Fondo per le emergenze nazionali finiscono appena 14 milioni, meno di un terzo. Ecco spiegato perché nel decreto Milleproroghe il governo ha previsto una proroga di un altro anno, sperando di recuperare il flop. Ancora una volta si pesca nelle tasche degli italiani, soprattutto i più fragili, aumentando l’azzardo.

Un danno per i giocatori, un guadagno certo per le società dell’azzardo, un incerto incasso per lo Stato, un ancor più incerto risanamento dei territori alluvionati. È quanto emerge dalla risposta di due giorni fa del sottosegretario per l’Economia, Federico Freni, ad un’interrogazione in Commissione Finanze della Camera di alcuni parlamentari del Pd, tra i quali il capogruppo in Commissione, Virginio Merola, e Stefano Vaccari, segretario della Camera, entrambi emiliani, presentata dopo l’articolo di “Avvenire” di dodici giorni fa che aveva denunciato lo scandalo della proroga della quarta estrazione. Ora si scopre che il motivo è il fallimento della misura.

Almeno per aiutare le popolazioni alluvionate. « I numeri non mentono - commenta Stefano Vaccari -. Volevano fare cassa, continuando a puntare sul gioco d’azzardo sfruttando la fragilità e la ludopatia che coinvolge migliaia di italiani, e alla fine hanno raccolto due spicci che si aggiungono ai quattro che hanno stanziato finora ampiamente insufficienti per ristorare famiglie e imprese della Romagna ancora in attesa del 100% di rimborso sbandierato ai quattro venti per fare propaganda». Ricordiamo che i danni accertati per l’alluvione superano i 9 miliardi, mentre i fondi stanziati arrivano per ora a 2,7 miliardi con altri 4 sulla carta. Ma vediamo che cosa è successo, attraverso le comunicazioni del sottosegretario.

La prima affermazione è che «le maggiori risorse» che saranno incassate grazie alla proroga, saranno destinate «al Fondo per le emergenze nazionali senza vincoli a favore del finanziamento delle regioni colpite dagli eventi alluvionali». Finiranno, dunque, nel calderone, e questo fa prevedere che a fine anno la proroga diventi definitiva. Oltretutto, nella riposta agli interroganti che volevano avere «una indicazione puntuale e aggiornata della destinazione di tali risorse, suddivisa per linee di intervento» si «fa presente che il Fondo per le emergenze nazionali è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile, che al termine di ciascun anno finanziario, in apposito allegato, è tenuto a evidenziare gli utilizzi delle risorse confluite nel Fondo medesimo». Insomma, proprio nel calderone e non solo per le popolazioni alluvionate.

Entrando poi nel merito dei sei mesi del 2023, il sottosegretario informa che per quanto riguarda Lotto, Simbolotto e 10eLotto, la quarta estrazione ha permesso un aumento della raccolta di 114,5 milioni di euro, ma le maggiori entrate erariali si sono fermate a 14,2 milioni, perché anche le vincite sono aumentate. Ancora peggio è andato col SuperEnalotto, che non ha fatto registrare nessuna maggiore entrata erariale «in quanto nel semestre luglio/dicembre 2023 la raccolta di gioco è diminuita di circa 80.950.000 euro e la relativa entrata erariale si è ridotta di circa 25.499.000 euro rispetto al semestre precedente». Il motivo è che «sia la raccolta che l’entrata erariale hanno risentito degli effetti derivanti dalla vincita dei quattro jackpot realizzati eccezionalmente nell’anno 2023, a cui, di regola, consegue una naturale contrazione della raccolta di gioco». In altre parole, il ministero sostiene che l’aumento delle vincite più importanti spinge le persone a giocare meno.

Come se dopo una vincita grossa diminuissero le probabilità di vincere. In realtà, a ogni estrazione le probabilità di azzeccare il jackpot sono sempre le stesse: una su 622.614.630. Anche se, certo, ci può essere un effetto psicologico irrazionale (e anche il jackpot è minore). Ma c’è un’altra affermazione del ministero che dimostra come i vertici non conoscano bene le conseguenze dell’azzardo. Si sostiene, infatti, che «in relazione ai dati disponibili, si osserva che, per le caratteristiche loro proprie, i giochi in questione non presentano ripetitività e istantaneità tali da favorire possibili fenomeni di dipendenza ». Basterebbe andare nei centri delle Asl per la cura delle dipendenze per incontrare invece non pochi giocatori patologici “malati” proprio di Lotto, SuperEnalotto e gli altri “giochi” collegati. La conferma che la gestione solo economica dell’azzardo provoca danni, oltretutto sicuramente in aumento nel nuovo anno.

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