Caro direttore,
l’Agenzia delle Entrate come tutti gli anni cerca di recuperare i soldi del canone Rai in modo, a mio avviso, poco incisivo. Gli spot televisivi sembrano più che intimazioni a pagare delle vere e proprie richieste di cortesia. Visto che si parla di un’evasione del 30% o più, e che molti, anche nel ricco Nord, si vantano addirittura di non aver mai pagato il canone, mi chiedo perché l’Agenzia delle Entrate non demandi l’incombenza ai Comuni, che meglio conoscono le loro realtà. Chissà, magari oltre a recuperare il 30% dell’evasione, questi riescono pure a reintroitare i soldi non versati negli anni precedenti, come lo Stato fa del resto con tutte le altre gabelle.
Umberto Brusco, Bardolino (Vr)
I Comuni, caro signor Brusco, sono certamente le istituzioni più prossime ai cittadini, anche perché sono quelle che i cittadini sentono come più concretamente raggiungibili. È però vero anche il contrario: i Comuni sono le istituzioni che ci raggiungono in modo più facile e diretto, che in particolare nelle realtà piccole sanno moltissimo (se non proprio tutto) dei loro amministrati. E poi le antenne si contano facilmente... Trovo, insomma, sensato il suo suggerimento, ma non so se i sindaci si scalderanno per rilanciarlo.
Marco Tarquinio