Nordio: è giusto risarcire chi viene assolto in via definitiva

Il Guardasigilli al congresso di "Nessuno tocchi Caino": ciò che manca spesso è mettersi nei panni di chi viene coinvolto nell'inferno kafkiano dei procedimenti penali
December 20, 2025
«Quando vi è una sentenza definitiva di assoluzione penso che la cosa debba concludersi con una restitutio in integrum di tutto quello che è stato perduto non solo patrimonialmente ma anche moralmente a cominciare dal risalto che si dovrebbe dare attraverso i mezzi di comunicazione. Questo lo scrivevo da magistrato, da giornalista e lo dico da ministro».
Il Guardasigilli Carlo Nordio ha risposto a titolo personale in questo modo a tre domande che gli ha posto, durante l'XI congresso di "Nessuno tocchi Caino", Pietro Cavallotti, imprenditore siciliano che con la sua famiglia - assolta penalmente in via definitiva - ha dovuto subire anche il processo di prevenzione con sequestro dei beni. «E' giusto confiscare il patrimonio di una persona assolta per via definitiva? È giusto non prevedere un indennizzo quando viene restituita al legittimo proprietario un'azienda "distrutta" durante gli anni di amministrazione giudiziaria? Che senso avrà attuare il giusto processo penale accusatorio con la divisione delle carriere se lasceremo che una persona assolta all'esito all'esito del processo penale venga distrutta nel procedimento di prevenzione?» sono state le domande rivolte al ministro.
«Quello che molto spesso manca nella mente dei magistrati, e purtroppo qualche volta anche nella mente del legislatore,  - ha detto Nordio - è mettersi nei panni non dico di Caino ma di chi viene coinvolto in questo inferno kafkiano di un procedimento penale. Noi stiamo lavorando adesso proprio nei termini anche più minimi nella riforma del processo penale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA