giovedì 1 febbraio 2018
Un'iniziativa della fondazione Progetto Arca per dare visibilità e sensibilizzare sulla quotidianità delle persone che non hanno una casa. "Umani a Milano" aiuta ad avere meno paura degli altri
Una foto al giorno di persone senzatetto ospitate da Progetto Arca

Una foto e una storia al giorno, per tutto il mese di febbraio, vengono pubblicate su "Umani a Milano": a essere ritratte sono persone senza fissa dimora, 28 ospiti dei centri di accoglienza di Progetto Arca onlus assieme a loro vengono raccontati anche i mediatori linguistici, gli operatori e gli infermieri che lavorano e dividono con loro la quotidianità.

La pagina vorrebbe essere una sorta di specchio che riflette Milano attraverso il suo popolo: un "umano" al giorno incontrato
per caso per strada a cui si chiede un ritratto e un brevissimo racconto di che cosa sta facendo lì in quel momento.

"Umani a Milano" è un progetto che lo scrittore Stefano D’Andrea ha avviato nel 2013: se vi ricorda l’ormai famosissimo Humans of New York di Brandon Stanton non è un caso, perché è proprio quello il modello di riferimento. Di ritorno da un viaggio a New York, D’Andrea ha deciso di trovare un modo per conoscere più a fondo Milano e per farla conoscere anche agli altri e ha adottato quello di Stanton, replicandolo. Ha iniziato a girare per la città con i suoi collaboratori e a scattare foto delle persone che incontrava e con cui parlava. Ogni foto è accompagnata da una breve didascalia, uno stralcio della conversazione avuta con il soggetto della foto, e poi pubblicata sulla pagina Facebook e sul blog del progetto.


"Un'amica mi ha chiesto se volevo fare del bene facendo qualcosa che sapevo fare, io ho detto sì. Così mi sono trovato a
raccontare un pezzo di città - ha commentato D'Andrea - che si fa fatica a incontrare. Un'avventura che arricchisce Umani a Milano, il cui scopo è proprio quello di ridurre le distanze, spezzare il vuoto che c'è tra le persone che si incrociano sui marciapiedi
ogni giorno. Si ha meno paura degli altri se ci hai parlato".

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