giovedì 24 dicembre 2020
La poesia è letta dall'attore Giacomo Poretti
Il tempo era furioso

Il tempo era furioso
i malefici imperversavano
nell’aria viaggiava un veleno
da toglierti in poco il respiro
e la vita soffocava, persa,
la gente per nulla si odiava
coperto il viso da bende
solo gli occhi ad altezza d’uomo
a sparare di paura cieca
niente e nessuno risparmiare.

Poi arrivò una notte
che sembrava come le altre
invece il cielo si fece gravido
di stelle a illuminare il Nuovo
nascente uomo innamorato
l’atteso Principe senza peccato
il Figlio più bello, il Fratello cercato,
nell’attimo in cui vide il mondo
di gioia suonarono le grida
e d’amore i cuori
e forza sconosciuta negli abbracci.

Nessun maleficio resistette
né paura a fare tenebra
ma luce di Verità
accesa sugli uomini
sulla speranza degli indegni
di tornare alla purezza dei bambini,
e pace, pace a perdita d’occhio
sulla terra dei vivi e dei sepolti.
Genitori adorati, figli amatissimi,
nessuna notte c’è più da temere,
basta mettersi in cammino
e seguire il canto della Sua voce.

Daniele Mencarelli

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