Perché Zelensky non sarà in Alaska (secondo Trump)

Per il presidente Usa «è lì da tre anni e mezzo e non è successo niente. Ora ha bisogno di un'approvazione costituzionale per fare uno scambio di territori?». Pressing Ue per far tornare Kiev in gioco
August 11, 2025
Perché Zelensky non sarà in Alaska (secondo Trump)
Ansa | Volodymyr Zelensky
L’Europa cerca un modo di “rattoppare” in anticipo il vertice Trump-Putin sul futuro dell’Ucraina, ma il presidente Usa riafferma il suo formato. Non vedrà Volodymyr Zelensky prima del summit di Ferragosto a due con il capo del Cremlino, neanche in videoconferenza. Il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e il cancelliere Friedrich Merz dovranno dunque accontentarsi per domani di una riunione virtuale della «coalizione dei volenterosi per coordinarsi in vista dell'incontro del 15 tra Trump e Putin» ha riferito l'Eliseo, ma senza che il capo della Casa Bianca e il leader ucraino siano presenti allo stesso tempo. «Altre riunioni a distanza si terranno lo stesso giorno in differenti formati, in particolare in presenza di Trump e del suo vice JD Vance», ha annunciato Merz. Si prevede che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, quello del Consiglio Antonio Costa e il segretario Nato, Mark Rutte partecipino.
Eppure all'attesissimo incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump, che potrebbe tenersi nella pittoresca cittadina di Girdwood, in Alaska, si parlerà di “scambi di territori” ucraini, come ha sostenuto ieri il presidente Usa, dicendosi «un po’ seccato» con Zelensky. Questi è colpevole di aver ricordato che concessioni territoriali sono possibili solo dopo specifiche approvazioni costituzionali. «Dico, ha avuto l’approvazione per entrare in guerra ed uccidere tutti, ma ha bisogno dell’approvazione per fare uno scambio di territori? – ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca –. Perché i russi in questi anni hanno occupato territori importanti e li vogliono tenere, ma cercheremo di avere qualcosa indietro».
Zelensky, dunque, «non farà parte del vertice» in Alaska, ha spiegato il tycoon, perché «è già andato a tanti incontri, sapete è lì da tre anni e mezzo, e non è successo niente». La logica ha spiazzato Kiev e anche i capo di Stato e governo europei, che continuano a bussare alla porta di Washington nella speranza di essere presi in considerazione. «La parte americana si è impegnata a contattare i partner europei prima dell'incontro per discutere la propria posizione – ha affermato il primo ministro polacco, Donald Tusk –. I leader europei sono in ansia per l'esito di questo incontro». «Voglio raccogliere le idee di tutti», ha concesso Trump, assicurando che sarà «completamente preparato» e che lui e il capo del Cremlino faranno «un passo avanti». «Vorrei un cessate il fuoco molto, molto rapidamente», ha aggiunto. Il capo della Casa Bianca però ha promesso di parlare con Zelensky, oltre che con i leader Ue, dopo il summit con Putin, per la tappa successiva. «Li metterò entrambi in una stanza, sarò lì o non sarò lì, e credo che risolveremo la guerra», ha aggiunto Trump.
Gli osservatori internazionali considerano il faccia a faccia una vittoria per Putin, che dall’inizio dell’aggressione in Ucraina è stato isolato dall’Occidente. Ma Trump ha definito «molto rispettoso da parte del presidente della Russia, venire nel nostro Paese», ribadendo che con Putin parlerà anche della normalizzazione dei rapporti commerciali con Mosca.

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