sabato 18 gennaio 2025
L'immagine ricorda in maniera inequivocabile la foto segnaletica del 2023
La foto ufficiale di Donald Trump e la foto segnaletica del 2023

La foto ufficiale di Donald Trump e la foto segnaletica del 2023 - ANSA

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Sguardo torvo, sopracciglio alzato, espressione seria. È il nuovo ritratto ufficiale del presidente eletto Donald Trump. Completamente diverso da quello del 2017 che lo immortalava con uno sguardo più rilassato e, addirittura, sorridente. La "faccia feroce", come quella che l'ultimo re di Napoli, Franceschiello, ordinava al suo esercito, ricorda in maniera inequivocabile quella segnaletica scattatagli nel carcere della contea di Fulton, in Georgia, quando, era il 25 agosto 2023, fu arrestato (ma subito rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 200 mila dollari) per aver tentato insieme ad altre 18 persone di ribaltare il voto in Georgia del 2020. Quell’immagine, va ricordato, fece storia.

Nessun altro presidente degli Stati Uniti è mai stato schedato, non a caso fece il giro del mondo ottenendo sul web circa 78 milioni di visualizzazioni in poche ore. La foto diventò iconica: segnaletica, certo, dell’arresto di un “maschio bianco, alto 1,92 cm per 97 chili, capelli biondi o fragola, occhi blu”, ma, questo è il senso che gli è stato dai suoi consulenti di marketing politico, della determinazione a riprendersi la rivincita. Non a caso è diventata un tema, “mai arrendersi”, ricorrente nel merchandising prodotto per la sua campagna elettorale.

È questo il motivo che potrebbe averlo portato a scegliere la stessa (deliberata) espressione severa per l’immagine ufficiale da nuovo presidente diffusa alla vigilia della cerimonia che, lunedì prossimo, segnerà l'inizio del suo secondo mandato. A firmarla è stato Daniel Torok, il suo fotografo ufficiale, che usato una luce proveniente dal basso per conferirgli uno sguardo drammatico e un’allure da film horror. Secondo Eliska Sky, esperta del London Institute of Photography, la rappresentazione di Trump ricorda quella di un pugile prima di un combattimento. Alla richiesta di interpretare l’inusuale plasticità dello scatto, la sua segretaria stampa, Karoline Leavitt, ha così sintetizzato: “America is back.”

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