sabato 21 agosto 2021
Il portavoce dell'Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa: "Condanniamo con forza questo atto odioso che sembra commesso da gente che odia la croce"
La chiesa della Moltiplicazione dei pani a Tabgha, in Israele, legata ai Benedettini,in una foto d'archivio

La chiesa della Moltiplicazione dei pani a Tabgha, in Israele, legata ai Benedettini,in una foto d'archivio - Wikimedia commons

COMMENTA E CONDIVIDI

Ignoti vandali hanno divelto e rubato una croce di ferro che era incastonata su una roccia vicino al Monastero dei benedettini a Tabgha sul Mar di Galilea, dove secondo la tradizione è avvenuto il Miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Lo ho denunciato Wadie Abunassar portavoce dell'Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa condannando l'episodio. "Siamo stati informati - ha aggiunto Abunassar - che la polizia intervenuta sul posto ha avviato un'inchiesta. Ci sono sospetti che gli autori hanno commesso l'atto entrando di soppiatto nella proprietà del monastero dal lago, che intendevano portare via la croce e nasconderla".

"Condanniamo con forza questo atto odioso che sembra commesso da gente che odia la croce e - ha concluso Abunassar - facciamo appello alla polizia ad indagare seriamente e consegnare i responsabili alla giustizia".

La notizia è riportata anche da Terrasanta.net che ricorda anche come questo gesto anticristiano riporti alla memoria un grave precedente: il 18 giugno 2015, proprio a Tabgha, fu incendiata durante la notte la chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il fuoco provocò gravi danni all’edificio, di proprietà dei benedettini tedeschi dell’abbazia della Dormizione a Gerusalemme. Sui muri furono ritrovate scritte in ebraico che denunciavano «il culto di idoli».

Le indagini portarono dopo un mese all’arresto di due giovani ebrei legati al movimento di coloni ultranazionalisti denominato «I giovani delle colline», attivo dal 2013 e caratterizzato da un piglio spiccatamente anticristiano. Si trattava di Yinon Reuveni (allora di 20 anni di età) e Yehuda Asraf (19 anni). Nel 2017, al termine del processo a loro carico, Reuveni è stato dichiarato colpevole, invece Asraf, accusato di complicità, fu assolto.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: