martedì 16 novembre 2010
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Una risoluzione Onu per difendere la libertà religiosa e quindi anche i cristiani perseguitati in Iraq e in tutto il Medio Oriente, presentata dal governo italiano con il sostegno dei Paesi europei. È una delle iniziative del ministero degli Esteri in difesa delle minoranze religiose nel mondo, annunciate dal ministro Franco Frattini in un’intervista a Ilsussidiario.net. La risoluzione dovrebbe avere un primo via libera al Palazzo di vetro giovedì. La risoluzione rappresenta per Frattini «una grande massa d’urto», che il ministro spera si arricchirà dell’appoggio di altri Paesi non europei, da cui ha detto di aver già raccolto delle manifestazioni di grande interesse.Entrando nel merito della risoluzione, Frattini ne ha riassunto i contenuti: «l’assoluta inviolabilità del diritto a professare la propria religione e l’assoluta inviolabilità del diritto a esprimere il proprio credo, non solamente in privato ma anche con gesti pubblici». Nella risoluzione sarà contenuto l’impegno della comunità internazionale a intervenire là dove vi sono delle discriminazioni. Rispetto ad eventuali sanzioni per chi viola i diritti delle minoranze religiose, il titolare della Farnesina ha affermato: «L’intervento dell’Onu non è mai sanzionatorio. Però la risoluzione è un primo principio da cui potranno derivare altri passi».E stasera all’auditorium di Santa Maria degli angeli a Roma (via della Cernaia 9) si svolgerà la «Veglia di solidarietà per i cristiani invisibili» a cui ha aderito, fra gli altri, il sottosegretario Eugenia Roccella. Dal pontefice un grazie all’italia per l’accoglienza dei feritiIl Papa ha detto grazie all’Italia per aver aiutato e curato alcuni delle persone rimaste ferite a Baghdad, colpite durante l’attentato del 31 ottobre scorso alla cattedrale siro-cattolica Nostra Signora del perpetuo soccorso rivendicato da un gruppo vicino ad al-Qaeda. Al ministro degli Esteri Franco Frattini, in udienza ieri insieme con un gruppo di maestri di sci, Benedetto XVI ha pubblicamente espresso la «viva gratitudine per essersi adoperato affinché numerosi cattolici, feriti di recente a Baghdad, fossero accolti prontamente in Italia».
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