martedì 6 giugno 2023
Scambio di accuse fra Kiev e Mosca, semidistrutto l'impianto, 'ma non è crollato'. La preoccupazione dell'arcivescovo maggiore di Kiev
Distrutta una diga a Kherson, rischio inondazioni
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Mentre su Kiev sono stati lanciati 35 missili, 20 dei quali diretti e intercettati sulla capitale dove si trova la missione della Santa Sede guidata dall’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, nel Sud dell’Ucraina si è materializzato uno dei peggiori incubi di questa guerra: l’attacco alla diga nella regione di Kherson, tra le più grandi al mondo e in grado di dissetare, e allo stesso tempo travolgere in caso di fratture delle paratie, centinaia di migliaia di persone e un territorio vasto quanto mezza Italia.

La diga di Nova Khakovka, in Ucraina, controllata dai russi, secondo le autorità locali è stata danneggiata da un bombardamento ucraino. Si tratta di un impianto strategico per il rifornimento di acqua alla Crimea, annessa alla Russia. Il capo della locale amministrazione filorussa, Vladimir Leontiev, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha tuttavia detto che le forniture idriche alla penisola non dovrebbero essere interrotte. Le accuse iniziali però non trovano al momento riscontri e anzi il sindaco nominato dai russi a Nova Kakhova afferma che la diga nella notte è stata colpita da un "grave attacco terroristico", facendo marcia indietro rispetto ad una precedente dichiarazione in cui affermava che non vi erano danni. "Verso le due vi sono stati diversi colpi contro la diga che hanno distrutto le valvole, come risultato l'acqua del bacini di Kakhova ha iniziato a tracimare in modo incontrollabile", ha detto Vladimir Leontiev alla russa Tass, aggiungendo che al momento non c'è bisogno di evacuare la cittadina controllata, mentre gli ucraini hanno iniziato le evacuazioni nelle zone vicino alla diga controllate da Kiev.

"La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka infliggendo probabilmente il più grande disastro infrastrutturale in Europa degli ultimi decenni e mettendo a rischio migliaia di civili. Questo è un atroce crimine di guerra. L'unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21 secolo, è cacciarla dall'Ucraina", scrive in un post il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Mosca accusa Kiev di aver attaccato la diga di Kakhovka a Kherson, nel sud dell'Ucraina. In particolare, le agenzie di stampa Tass e Ria Novosti scrivono che per colpire la diga è stato usato un lanciarazzi multiplo del tipo Olkha in dotazione delle forze armate ucraine. Questo lanciarazzi usa munizioni guidate ed è stato sviluppato nel 2010 in Ucraina a partire dal sistema sovietico Smerch. E' entrato in servizio a partire dal 2018, e nel 2022 è stato impiegato durante l'invasione russa dell'Ucraina. Tuttavia al momento non vi sono prove riguardo all’uso di quel genere di arma.

Secondo Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione ucraina di Kherson, già alle 7:30 (le 6:30 in Italia) sono stati inondati parzialmente o completamente gli insediamenti di Tyaginka, Lviv, Vidradokamyanka (distretto di Beryslav); Ivanivka, Mykilske, Tokarivka, Poniativka, Bilozerka, microdistretto di Ostriv (distretto di Khersonsky). E’ in corso l’evacuazione dei villaggi che entro poche ore potrebbero essere completamenti travolti dalle inondazioni. Il primo convoglio ferroviario organizzato da Mykolaiv, che dista circa 60 chilometri, raggiungerà Kherson intorno alle 13 e verranno caricati i civili evacuati. Sulla riva destra della regione di Kherson, circa 16.000 persone si trovavano in una zona critica. A quanto fanno sapere le autorità locali, 11 delle 28 “paratie” sono state danneggiate. Se l’intero sistema non dovesse reggere gli effetti delle inondazioni sarebbero imprevedibili e le ricadute supererebbero quelle dei più massicci bombardamenti a cui si assistiti fino ad ora.

L'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, in un comunicato esprime tutta la sua preoccupazione: "La Russia continua la sua aggressione genocida contro l'Ucraina. La distruzione della Centrale idroelettrica di Kakhovka è un ennesimo crimine di guerra, un terribile disastro ecologico e un peccato contro Dio Creatore che ha chiamato l'uomo a sviluppare, e non a distruggere il mondo che Egli ha creato. A seguito dell'esplosione della diga presso la Centrale idroelettrica di Kakhovka migliaia di persone si sono trovate in pericolo di morte che è in continuo aumento. Un rapido abbassamento del livello dell'acqua nel Bacino idrico di Kakhovka a seguito dell'esplosione rappresenta una minaccia per la Centrale nucleare di Zaporizhzhya temporaneamente occupata. Preghiamo per tutte le persone le cui vite sono in pericolo affinché il Signore Dio le protegga. Preghiamo anche per la saggezza e il coraggio dei nostri servizi di soccorso che in questo momento stanno evacuando la popolazione civile. Ringraziamo le persone di buona volontà di tutto il mondo che in questo momento stanno offrendo il loro contributo per salvare le vite umane in Ucraina. Facciamo l’appello a tutta la comunità internazionale condannare questi atti terroristici dell’aggressore russo e reagire in modo appropriato".

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