venerdì 23 gennaio 2015
​Diffuso un piano per il 2015: prevede di "implementare le politiche religiose del governo centrale".
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La Cina procederà presto a "consacrare" nuovi vescovi senza l'autorizzazione del Vaticano. È quanto prevede un piano diffuso dall'Amministrazione statale per gli affari religiosi (Sara) di Pechino, l'organismo governativo che controlla tutto quanto afferisce il culto. Secondo il piano, il 2015 sarà un anno "molto importante per il lavoro religioso", che sarà fatto "secondo i regolamenti, promuovendo il ruolo della legge e implementando le indicazioni e le politiche religiose del governo centrale". Il piano include anche il sostegno alla Associazione della chiesa cattolica patriottica cinese e alla conferenza episcopale cinese, entrambe sotto il controllo del governo di Pechino.L'ulttimo nuovo vescovo risale al 2012, mentre ci sono ancora alcuni vescovi eletti dalla Sara ma non ancora consacrati, e tutti senza l'autorizzazione papale. Nel piano si invitano anche i due organismi a convocare il quinquennale congresso nazionale dei rappresentati cattolici, la cui ultima convocazione nel 2010 fu salutata dal Vaticano con "profondo dolore", chiedendo a clero e fedeli di non parteciparvi.E la Cina, attraverso un editoriale sul Global Times, giornale molto vicino al partito, fa sapere che un incontro tra Papa Francesco e il Dalai Lama, significherebbe "un passo indietro significativo nelle relazioni bilaterali".
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