giovedì 16 gennaio 2025
Il monito lanciato dal presidente uscente dallo Studio Ovale a cinque giorni dall'insediamento di Donald Trump
Un primo piano di Joe Biden durante il discorso d'addio

Un primo piano di Joe Biden durante il discorso d'addio - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

«Oggi in America sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza»: è questo il monito più forte lanciato da Joe Biden nel suo discorso d’addio alla nazione dallo Studio Ovale, a cinque giorni dall'insediamento di Donald Trump. Un intervento in diretta tv di soli venti minuti in cui, chiudendo una carriera politica durata cinquant’anni, Biden ha rivendicato i successi della sua presidenza per cementare la propria eredità e lanciato una serie di avvertimenti sui rischi per la democrazia. A partire dalla formazione di un’oligarchia di miliardari che si sta coalizzando intorno al suo erede: da Elon Musk a Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, anche se non sono stati nominati.

Citando i moniti del suo predecessore Dwight Eisenhower (34esimo presidente degli Stati Uniti dal 1953 al ’61) sul complesso militare-industriale quando lasciò l’incarico, Biden ha detto di essere «altrettanto preoccupato per la potenziale ascesa di un complesso tecnologico-industriale che potrebbe rappresentare un pericolo reale anche per il nostro Paese». Non a caso, il suo discorso è iniziato con l’immagine della Statua della Libertà, che «non è ferma, ma in marcia» perché «l’idea dell’America, le nostre istituzioni, il nostro popolo, i nostri valori sono costantemente messi alla prova». Da qui il suo appello a salvaguardare le istituzioni, a mantenere la separazione dei poteri e il sistema dei “checks and balances”, ossia dei controlli e degli equilibri degli stessi poteri, evitando ogni abuso di potere. In questo contesto si colloca anche la sua proposta di modificare la Costituzione per «chiarire che nessun presidente è immune dai crimini che commette mentre è in carica»: un’allusione alla recente sentenza della Corte Suprema che ha salvato Trump dai processi più insidiosi.

Il discorso di Joe Biden dallo Studio Ovale

Il discorso di Joe Biden dallo Studio Ovale - Ansa

Biden ha lanciato altri due moniti: uno contro le «forze potenti che vogliono esercitare la loro influenza incontrollata per eliminare le misure che abbiamo adottato per affrontare la crisi climatica», e un altro contro la valanga di disinformazione che ha seppellito gli americani, tra il «crollo della libertà di stampa» e i social media che «rinunciano a verificare i fatti», come ha annunciato recentemente anche Zuckerberg per le sue piattaforme Meta.

Il presidente, ai minimi dei consensi (33%), ha vantato i suoi risultati e spiegato che «ci vorrà del tempo per sentire l’impatto di tutto ciò che abbiamo fatto insieme, ma i semi sono stati piantati e cresceranno e fioriranno per i decenni a venire». Tra i successi, ha rivendicato in apertura anche l’accordo su Gaza, sottolineando che «il piano è stato sviluppato e negoziato dal mio team e sarà implementato dall’amministrazione entrante, che è stata costantemente informata».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI