Negli Usa è un altro «No kings day»: 2.600 cortei anti-Trump

Manifestazioni organizzate in tutti i 50 Stati. Per i repubblicani sono «raduni d'odio contro l'America»
October 18, 2025
Negli Usa è un altro «No kings day»: 2.600 cortei anti-Trump
Un momento della manifestazione contro Trump del 14 giugno a Los Angeles, California/ ANSA
Più di 2.600 manifestazioni contro l'Amministrazione di Donald Trump. Tante sono quelle attese oggi negli Stati Uniti per il cosiddetto «No Kings Day» convocato dal movimento, così si legge sul sito, nato per sollevare tra gli americani «dubbi contro gli autoritari abusi di potere» del tycoon. Le più grandi si terranno a Washington, dove gli organizzatori prevedono oltre 100.000 manifestanti davanti al Campidoglio  a New York, Chicago, Houston, Seattle e Philadelphia.   
Questo è il secondo round si proteste «No Thrones. No Crowns. No Kings» (niente trono, corone e re) da quando Trump è tornato alla Casa Bianca per il secondo mandato. Il primo si è tenuto il 14 giugno, in occasione della parata militare organizzata a Washington per i 250 anni dell'esercito coincisa con il compleanno del presidente. Allora scesero in strada in tutti gli Stati oltre 5 milioni di persone. Oggi potrebbero essere di più. 
Le dimostrazioni di oggi arrivano sullo sfondo dello «shutdown», la prolungata paralisi delle attività amministrative causata dalla mancata approvazione del bilancio federale, che mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Agita gli americani anche il dispiegamento delle forze federali per il controllo della sicurezza e la solita retorica trumpiana contro i migranti. 
Gli organizzatori sottolineano che si tratta di dimostrazioni pacifiche, aggiungendo di aver formato «decine di migliaia» di persone nelle tecniche di de-escalation per evitare scontri con le forze dell’ordine. Per i Repubblicani sono invece «raduni dell'odio contro l'America» che potrebbero degenerare in disordini. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha annunciato che avrebbe dispiegato la Guardia Nazionale dello Stato, insieme ai Texas Rangers e al Dipartimento di Pubblica Sicurezza, per aumentare il controllo rafforzato dall'uso di «velivoli e altre risorse tattiche».  

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