La sterzata a destra di Merz spacca la Cdu e l'Afd incassa

di Vincenzo Savignano, Berlino
Governo nel caos in Germania: In migliaia sotto la sede della Cdu a Berlino per contestare il cancelliere. gli estremisti avanzano ancora e i socialdemocratici crollano al 14%
October 22, 2025
La sterzata a destra di Merz spacca la Cdu e l'Afd incassa
Le proteste davanti alla sede centrale della Cdu a Berlino/ REUTERS
“Noi siamo il paesaggio urbano! Noi siamo le figlie!”. Gridavano queste parole le migliaia di persone, la maggior parte donne, che ieri sera si sono radunate sotto la Konrad-Adenauer-Haus, la sede centrale della Cdu, la casa del partito intitolata al padre fondatore dei cristiano-democratici. Cosa penserebbe Adenauer della svolta conservatrice, senza precedenti, che Merz sta imponendo alla Cdu il partito conservatore fondato su valori e principi cristiani, più importante ed influente d’Europa? Le parole di Merz, pronunciate la scorsa settimana a Potsdam, stanno innalzando e inasprendo il confronto politico, che potrebbe portare a conseguenze e scenari imprevedibili. Secondo il cancelliere il suo esecutivo sta correggendo i gravi errori e fallimenti nella politica migratoria e ha descritto come un grande successo del suo governo i controlli ai confini e i respingimenti anche di richiedenti asilo “abbiamo questo problema del paesaggio urbano ed è per questo che il ministro federale dell’Interno Dobrindt sta effettuando rimpatri su larga scala”.
Da queste parole il putiferio di critiche da tutto il mondo politico, anche da alcuni rappresentanti del suo partito. Armin Laschet, ex governatore del land del Nord-Reno Vestfalia, ex presidente ed ex candidato cancelliere della Cdu, ha definito le parole di Merz “nebulose e poco chiare”, e ha lanciato l’allarme: “Afd potrebbe trarre profitto dalle parole del cancelliere. Prima di tutte le prossime tornate elettorali inizierà a chiedere agli elettori se il paesaggio urbano sia migliorato o meno”. E il paesaggio urbano della Germania è, piaccia o meno, anche la conseguenza di decenni di politiche sull’immigrazione, basate anche sull’accoglienza, che in alcuni centri urbani ha funzionata meglio in altri, soprattutto nelle aree meno ricche del Paese, meno. Ma ora tornare indietro e modificare il paesaggio urbano con “rimpatri su larga scala”, non sembra un concetto politicamente accettabile da un cancelliere cristiano-democratico. Merz continua a difendere le sue posizioni: “non ho nulla da rimangiarmi e non devo chiedere scusa di niente”, poi innervosito dalle domande incalzanti dei giornalisti ha rincarato la dose sul paesaggio urbano: “chiedete alle vostre figlie”. "Siamo più o meno 40 milioni di figlie in questo Paese. Abbiamo un sincero interesse che la nostra sicurezza venga presa in considerazione. Ciò che non vogliamo assolutamente è essere usate come pretesto o giustificazione per dichiarazioni che, in definitiva, sono semplicemente discriminatorie, razziste e profondamente offensive", questo il commento su Instagram di Luisa Neubauer, nota attivista per il clima, che ieri sera era sotto la sede centrale della Cdu di Berlino ad urlare con altri 7.500 manifestanti: “noi siamo le figlie! Noi siamo il paesaggio urbano”.
L’Unione Cdu/Csu continua a fare quadrato intorno a Merz, anche Johannes Winkel, il leader della Junge Union, il movimento giovanile della Cdu, molto critico nei confronti di Merz su altri temi, si è schierato con il suo cancelliere: "Ciò che ha descritto Friedrich Merz è ovviamente vero: da anni assistiamo a un aumento della criminalità violenta, compresa quella legata alla droga. Stiamo anche assistendo a un aumento dell'islamismo in Germania, e se si affronta questo aspetto, allora non si è razzisti, ma realisti", ha dichiarato il deputato 33enne. Gli ha fatto eco Markus Söder, presidente dei cristiano-sociali bavaresi, lo stesso partito del ministro degli Interni, Alexander Dobrindt, il governatore della Baviera ha accusato i critici di Merz: “sono solo critiche  che arrivano dalla sinistra più radicale. È chiaro che in Germania le politiche d’integrazione hanno fallito”. Grande imbarazzo tra i socialdemocratici, la Spd, la sinistra che sta al governo, che comunque sta sostenendo e votando le decisioni del cancelliere e del ministro Dobrindt. Gli ultimi i sondaggi danno la Spd ai minimi storici, al 14%, i socialdemocratici sono  caduta in vera e propria crisi d’identità, l’Unione Cdu/Csu è in calo al 25% e Afd, senza che alcun rappresentante del partito abbia proferito una sola parola sul paesaggio urbano, è  salita al 27%. Merz ha ribadito, anche dopo le sue dichiarazioni, che i principali avversari politici del suo partito sono i rappresentanti di Afd: “un parttito di estrema destra”. Ma attenzione un sondaggio della tv privata Rtl ha rilevato che almeno un terzo degli elettori cristiano-democratici non la pensano come Merz e non valutano negativamente una collaborazione politica con Afd.

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