Indù a caccia di cristiani, migliaia in fuga dai villaggi

Esodo della comunita di origine adivasi nello Stato centrale di Chhattisgarh per sfuggire alla conversione forzata da parte della maggioranza. Colpiti almeno 18 centri
January 10, 2023
Indù a caccia di cristiani, migliaia in fuga dai villaggi
Ancora una volta i cristiani di origine adivasi (aborigena) sono nel mirino degli estremisti indù che ne chiedono la riconversione all’induismo. Oltre mille sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi nello Stato centrale di Chhattisgarh per sfuggire alla conversione forzata. E così in altre realtà locali La polizia non riesce a riportare la calma e la tensione, accesa prima di Natale potrebbe estendersi. Rapporti delle organizzazioni locali per la tutela delle minoranze segnalano che nei distretti di Narayanpur e Kondagaon è in corso “una campagna organizzata” per riportare all’induismo i cristiani convertiti in passato al cristianesimo per sfuggire alla sopraffazione dell’induismo militante e delle caste superiori. La situazione ha provocato anche una frattura tra gli adivasi cristiani e quelli indù, che si sono scontrati più volte.
Irfan Engineer, direttore del Centro per lo studio della società e del secolarismo, organizzazione tra le più autorevoli nel cercare la convivenza tra le fedi in India, ha condotto un’indagine sul campo per valutare la situazione. Ne è risultato un documento che sottolinea come sia in atto “una campagna organizzata per convertire con la forza gli adivasi cristiani alla religione indù”.
Gli attacchi coordinati che tra il 9 e il 18 dicembre hanno interessato 18 villaggi del distretto di Narayanpur e 15 di quello di Kondagaon hanno creato una situazione in cui “ai fuggitivi viene imposto di rinunciare alla fede cristiana e convertirsi per non essere costretti a lasciare il villaggio o affrontare conseguenze peggiori, anche la morte”. “Molti sono aggrediti duramente e picchiati con canne di bambù, tubi di gomma, sbarre di metallo e altro. Almeno una ventina sono stati ricoverati con ferito e fratture”, ha segnalato Irfan Ingeneer. La tensione, che ha avuto origine a ottobre con episodi passati perlopiù inosservati, resta alta e potrebbe aggravarsi.

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