Il 9 novembre: la Germania ricorda e si scopre vulnerabile

Il Putsch di Monaco, la Notte dei cristalli, la caduta del Muro: mai come oggi Berlino guarda agli eventi di un passato che sembra tornare
November 8, 2023
Il 9 novembre: la Germania ricorda e si scopre vulnerabile
Ansa | Un corteo neo-nazista a Dresda
Il giorno che cambiò la storia della Germania per tre volte nel XX secolo. Il 9 novembre. Nella notte tra l’8 e il 9 novembre del 1923, un secolo fa, il leader del NSDAP, la Nazionalistische Deutsche Arbeiterpartei, il trentaquattrenne Adolf Hitler tentò il “Putsch di Monaco”. Il colpo di Stato, che doveva far cadere la Repubblica di Weimar, fallì. Hitler e i suoi seguaci vennero arrestati, ma il putsch portò il leader del partito nazista all’attenzione della nazione tedesca e dei giornali di tutto il mondo. Durante i suoi nove mesi di prigionia, Hitler scrisse il Mein Kampf, il saggio in cui esponeva il suo pensiero politico e delineava il programma del partito nazista. Nel 1930 la NSDAP era la seconda forza politica del Paese. Nel 1933, a causa di una profonda crisi economica, caratterizzata da inflazione galoppante, disoccupazione e crollo della produzione industriale, il presidente della Repubblica Paul von Hindenburg conferì a Hitler l’incarico di formare il governo. Iniziava la dittatura nazista. Bruciato il Reichstag e messo al bando il partito comunista, il regime avviò la persecuzione degli ebrei.
Nella notte tra il 9 ed il 10 novembre del 1938 in molte città tedesche si consumò la “Notte dei Cristalli”. Furono distrutti e saccheggiati negozi, case, sinagoghe e beni degli ebrei, lasciando le strade tappezzate di frammenti di vetro (da qui il nome). Gli ebrei uccisi il 9 novembre furono 91, ma nei giorni seguenti ne morirono altri 2.000; circa 30.000 uomini ebrei vennero condotti nei primi campi di concentramento. Per alcuni storici fu quello l’inizio della Shoah, poi definita con la “soluzione finale” del regime nazista nel gennaio 1942.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Germania e la capitale Berlino vennero divise in due. Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro e con esso crollava la seconda dittatura, quella comunista, vissuta dal popolo tedesco nel corso del XX secolo. Oggi, 9 novembre 2023, a Berlino si ricorda quella notte di 34 anni fa, ma i media tedeschi da giorni si soffermano maggiormente sugli altri due 9 novembre che hanno cambiato la storia della Germania.
Ci sono preoccupanti similitudini tra quanto accadde nel 1923 e quanto sta accadendo ora. «E il parallelismo deve essere interpretato come un segnale d’allarme», sottolinea lo storico Paul Moritz Rabe, che dirige il centro di documentazione sul nazismo di Monaco di Baviera. «Come 100 anni fa, la Germania sta vivendo una crisi economica caratterizzata da inflazione, calo della produzione industriale e aumento della disoccupazione. Come allora, un partito di destra con frange estremiste sta avanzando nel Paese». Il 7 novembre il Verfassungsschutz, i Servizi segreti interni, ha messo sotto controllo il partito ultranazionalista AfD nel land orientale della Sassonia Anhalt per la presenza di estremisti di destra antisemiti all’interno della formazione. È gia accaduto in Turingia. In entrambi i länder, AfD è il primo partito, secondo i sondaggi oltre il 32% delle preferenze. Nel resto della Germania è la seconda forza politica. Sempre il Verfassungsschutz sta registrando una crescita esponenziale di atti contro la comunità ebraica di Germania. Tra giugno e settembre di quest’anno i reati commessi contro gli ebrei sono stati 540, in netto aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I principali colpevoli sono stati estremisti di destra e neonazisti. Dal 7 ottobre, invece, l’Ufficio federale di polizia criminale ha registrato più di 2.600 reati con un collegamento agli attacchi terroristici di Hamas contro Israele. «A cento anni dal 1923 – sostiene lo studio dello storico Rabe – oltre il 6% dei tedeschi teme un ritorno di una dittatura nel Paese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA