I servizi: «Afd estremista», la Germania teme il caos. Gli Usa: «Tirannia»

Gli 007 tedeschi: prove inconfutabili, nei loro post si parla esplicitamente di sostituzione etnica. Ma l'ipotesi di mettere al bando il partito divide il mondo politico. Il sostegno da Washington
May 1, 2025
I servizi: «Afd estremista», la Germania teme il caos. Gli Usa: «Tirannia»
Alice Weidel, leader di Afd, in un volantino elettorale
«Comprovata attività di estremismo di destra». È il giudizio sul partito Afd da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, il Verfassungsschutz, i servizi segreti interni. Ieri l’Ufficio federale ha pubblicato un rapporto di oltre mille pagine su Alternative für Deutschland.
Il Verfassungsschutz finora aveva definito Afd come movimento di estrema destra in Turingia, Sassonia e Sassonia Anhalt, i tre länder orientali dove il partito fa il pieno di voti. Al livello federale il Verfassungsschutz aveva sempre valutato Afd come «caso sospetto di estremismo di destra». Ma nel rapporto di ieri è stato scritto chiaramente dai funzionari dei servizi interni che ora «ci sono prove inconfutabili per classificare Afd al livello federale come un’organizzazione di estrema destra».
Un colpo durissimo per i vertici del partito, in particolare per Alice Weidel e Tino Chrupalla, che negli ultimi giorni osservavano con grande soddisfazione i sondaggi che danno Afd davanti a tutti, primo partito al 26%, superata anche l’Unione Cdu/Csu.
Recentemente alcuni rappresentanti dei cristiano-democratici, in particolare Jens Spahn, si erano detti favorevoli ad una normalizzazione dei rapporti nel Bundestag e nei parlamenti dei länder con Afd, provocando critiche e discussioni anche all’interno della nuova maggioranza, formata da Unione Cdu/Csu e dai socialdemocratici della Spd, che il 6 maggio eleggerà il nuovo cancelliere Friedrich Merz. Il nuovo capo del governo di Berlino a gennaio ha presentato al Bundestag una mozione su migranti e sicurezza che venne votata anche da Afd. Si è temuta la caduta di un tabú politico e dell’apertura da parte dell’Unione Cdu/Csu a possibili alleanze e collaborazioni con Afd, poi smentiti categoricamente da Merz in campagna elettorale. Ora il rapporto del Verfassungsschutz sembra sbarrare definitivamente la strada a possibili avvicinamenti politici.
E secondo i media tedeschi, il nuovo esecutivo potrebbe avviare una procedura di messa al bando del partito di estrema destra Afd, poi dovrebbe essere la Corte Costituzionale ad esprimersi e quindi ad avviare definitivamente il procedimento di espulsione dalla politica del partito di estrema destra. «Afd rappresenta il pericolo principale alla nostra democrazia», ha sottolineato il sociologo e politologo Mathias Quent, allineandosi al giudizio di numerosi politici della Spd e dei Verdi. Il rapporto del Verfassungsschutz non lascia dubbi: «Ci troviamo di fronte ad una violazione del principio della dignità umana, che si manifesta in dichiarazioni denigratorie, disprezzo, in particolare nei confronti di migranti, stranieri e dei musulmani».
Intanto i due leader di Afd, Weidel e Chrupalla, starebbero riflettendo su possibili ricorsi giuridici al rapporto «non inatteso e solo di significato politico», come è stato definito dal vice portavoce del partito al livello federale, Stephan Brandner. Posizione appoggiata da Washington per mezzo del segretario di Stato dell’amministrazione Trump, Marco Rubio, intervenuto a gridare alla «tirannia mascherata». Ciò che è «veramente estremista non è la popolare Afd, arrivata seconda alle elezioni, ma piuttosto le politiche di immigrazione a frontiere aperte dell’establishment, a cui Afd si oppone», ha continuato Rubio.
Nel rapporto di oltre mille pagine del Verfassungsschutz si sottolinea più volte che «nei documenti interni ed ufficiali del partito si parla esplicitamente di discendenza etnica tedesca e non tedesca». I funzionari dei servizi interni avrebbero esaminato numerosi post su X e Facebook di rappresentanti e deputati di Afd in cui si denunciava una presunta «sostituzione etnica», causata dall’immigrazione illegale e dalla «islamizzazione del Paese». Olaf Scholz, agli ultimi giorni da cancelliere, ha salutato con soddisfazione il rapporto del Verfassungsschutz ma ha anche sottolineato che «sarà difficile pensare ad una procedura rapida per mettere al bando Afd».

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