Tasse, furbizie e responsabilità
Abbiamo detto, letto e scritto tante cose, non tutte come si sa lusinghiere, sulla nuova imposta sugli immobili: l’Imu. Tuttavia, sul punto che le sta a cuore, caro signor Boiocchi, risulta previsto – allo stato delle cose – che ci sia una sola casa di residenza per nucleo familiare. Questo comporterà certamente problemi in situazioni complesse (come quella di due coniugi che abbiano case e attività lavorative in due diverse città), ma potrebbe e dovrebbe risolvere il caso da lei segnalato. Vedremo se sarà così.
C’è però un altro tema proposto dalla sua lettera ed è quello della responsabilità – sia sul piano normativo sia a livello di vigilanza e controllo – dell’autorità politica e amministrativa. Responsabilità orientata, mi verrebbe da dire vocata, a un compito ineludibile: assicurare equità e impedire (o almeno limitare) le furbizie e le ingiustizie. È una questione importantissima. Oggi, infatti, anche di questo ragioniamo in prima pagina nell’editoriale affidato a don Mauro Cozzoli, teologo moralista. Voglio dire che chi sta in politica ed esercita, a livello centrale o locale, poteri di governo deve fare bene la parte che gli spetta, e mai – dico mai – fare pura propaganda. Trovo, in particolare, inconcepibile che una forza politica e parlamentare proclami di voler promuovere la sistematica "disobbedienza" a una legge. E francamente meraviglia che un politico serio come l’ex ministro dell’Interno (e leader di fatto della Lega Nord del dopo-Bossi) Roberto Maroni si metta simili slogan in bocca. I politici, tutti i politici, che siano in maggioranza o all’opposizione, facciano il loro mestiere: evitino ingiustizie e garantiscano equità. Hanno le leve per farlo, le usino. Hanno il potere, non tentino di espropriare i cittadini anche dello spazio del dissenso e della protesta. Disagio e timori (e ce ne sono troppi oggi, in Italia) pretendono risposte efficaci, non gazzarre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA






