Salvare si deve: una euro-ricetta per i soccorsi e qualche numero

Ecco il mio parere sugli immigrati che rischiano la vita nel Mediterraneo ...
September 5, 2019
Gentile direttore,
ecco il mio parere sugli immigrati che rischiano la vita nel Mediterraneo: 1) tutti i naufraghi devono essere salvati; 2) il regolamento di Dublino è sbagliato e va cambiato: ogni nave di soccorso è «primo approdo» e deve portare i profughi nello Stato di cui batte bandiera. I natanti italiani in Italia, gli spagnoli in Spagna, i francesi in Francia, i tedeschi in Germania. Ma date le distanze, ognuno li può consegnare a navi più grandi della loro stessa bandiera che sono nel Mediterraneo. Oppure l’Unione Europea attrezzi una nave ospedale che li accolga. Carità e giustizia.
Giuseppe Belluschi Figino Serenza (Co)
Apprezzo il suo parere e lo spirito che lo anima, gentile e caro signor Belluschi. Aggiungo una sottolineatura che facciamo da tempo, chiedendo una svolta: ogni approdo via mare di richiedenti asilo in Italia o in Spagna, in Grecia o a Malta e ogni ingresso via terra in questi o in altri Paesi dell’Unione è “approdo” nell’Unione Europea e deve riguardare, pro quota, solidalmente, tutti gli Stati membri. Compresi quelli governati dai signori dei muri e delle barriere “sovraniste”. Ricordo, poi, ancora una volta la classifica dell’accoglienza europea: prima la Germania con 1 milione e 100mila rifugiati più 300 mila richiedenti asilo, seconda la Francia con 459mila, terza la Svezia con 318mila, quarta l’Italia con quasi 300mila. La piccola Malta (20 per mille abitanti) è seconda solo alla non grandissima Svezia (25 per mille) nel rapporto tra rifugiati-richiedenti asilo e abitanti, in Italia ce ne sono invece circa 5 ogni mille.

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