La dottrina sociale secondo Francesco, ovvero il paradigma della fraternità

Il magistero del Papa anche in campo economico non si è limitato alle esortazioni di maniera, sulle quali tutti concordano, ma è entrato nel merito delle politiche del vecchio mainstream
May 1, 2025
La dottrina sociale secondo Francesco, ovvero il paradigma della fraternità
La Chiesa in uscita, ospedale da campo, il pastore che deve sentire l’odore delle pecore e dedica la sua opera alla ricerca di quella parte di gregge fuori dall’ovile. Le caratteristiche distintive dello stile del pontificato di Francesco, questa sua straordinaria capacità di parlare ai lontani, hanno inciso profondamente anche sul suo magistero in economia e in Dottrina sociale della chiesa. Colpisce infatti della Laudato Si, l’enciclica più caratterizzante e originale del suo magistero, è l’altissimo grado d’impatto e apprezzamento nel mondo dell’economia e della finanza laica.
Il magistero del Papa in materia economica e di Dottrina sociale della chiesa ha avuto il pregio di essere molto spesso graffiante non rimanendo solo sui principi primi, sulle esortazioni di maniera sulle quali nessuno può avere nulla ad obiettare. In due affondi incisivi e memorabili Francesco entra criticamente nel merito delle politiche economiche del vecchio mainstream. Così quando attacca la credenza della “ricaduta benevolente” e del “trickle down”, ovvero di quella pseudo-teoria che giustifica le diseguaglianze affermando che comunque prima o poi i soldi dei ricchi sgocciolano a valle creando benefici anche per gli “scartati”. Ancora più puntuale quando al punto165 della Laudato Sì, in materia di emergenza climatica sottolinea nel 2015, anno di pubblicazione dell’Enciclica, come «la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas –, deve essere sostituita progressivamente e senza indugio». Dopo otto anni, leggeremo un’espressione praticamente analoga nel comunicato finale della COP28 di Baku che lancia il “transitioning away from fossil fuels” (“uscita progressiva dalle fonti fossili”) come obiettivo della comunità mondiale degli Stati impegnati nella transizione ecologica.
La riflessione sulla Laudato Sì che arriva a pronunciarsi su questioni così specifiche prende le mosse dalla profondità di sguardo sul riduzionismo antropologico. Il disordine ambientale che mette a rischio l’ecosistema che rende possibile la vita dell’uomo sulla terra nasce da un approccio distonico e prepotente di dominio sulla natura e sugli uomini che ci rende incapaci di entrare in relazione e in sintonia con l’ambiente che ci circonda e di approfondire e scoprire i segreti di un libro della natura che ci offre in realtà infinite soluzioni “bio-based” (fondate su meccanismi naturali) per tenere assieme creazione di valore economico e sostenibilità ambientale.
Per questo quando Francesco parla di Ecologia Integrale vuol significare che lo spirito ecologico non è solo protezione degli alberi e della natura ma comprensione delle cause più profonde antropologiche del disordine che ci ha portato alla crisi climatica.
Nella lettera inviata al Festival Nazionale dell’Economia Civile nel settembre 2023, partendo dai problemi a tutti visibili della povertà, delle diseguaglianze e dell’emergenza climatica, Francesco fa risalire il tutto alla questione più profonda del riduzionismo antropologico e della povertà di senso del vivere. E sottolinea in particolare che «L’Economia civile ha molti strumenti per affrontare questi problemi, per inquadrarli nel modo corretto ed offrire piste di risposta. Approfondendo un’antropologia dove la persona è capace di dono e di quella superiore forma di razionalità che è l’intelligenza sociale, fatta di fiducia e di cooperazione, potremo pervenire ad una ricca varietà di forme d’impresa e di vedere crescere quel numero di imprenditori più ambiziosi, che non guardano semplicemente al profitto ma anche all’impatto sociale ed ambientale». Francesco conclude su questo punto esortando ad andare avanti su questa via perché «Quest’economia “illuminata” ha bisogno di direzioni di largo respiro, che aiutino la nostra società a percorrere la via del ben vivere e della generatività, e di una politica anche economica arricchita dalla partecipazione, dalla cittadinanza attiva e dalle scelte responsabili dei cittadini, nella logica della sussidiarietà che è il fondamento della democrazia».
Leggendo queste parole capiamo anche l’ultima fondamentale direttrice di approfondimento del pensiero di Francesco in materia di Dottrina sociale. La comprensione del deficit di fraternità e di intelligenza sociale e relazionale nella nostra cultura che porta alla nascita della Fratelli Tutti e del progetto di portare i premi Nobel in Vaticano, in qualità di esponenti di punta della cultura laica, per costruire assieme una dichiarazione mondiale sulla fraternità.
Il tempo è superiore allo spazio. Più che occupare spazi bisogna avviare processi che cambiano il mondo. Questo bellissimo affondo sulla generatività nella Evangelii Gaudium può e deve essere il nostro modo di onorare la sua memoria e costruire sulla scia del suo straordinario pontificato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA