Con i robot in sala operatoria la medicina è già fantascienza

La chirurgia del futuro è tra noi e, anche grazie alla realtà virtuale, promette di effettuare interventi sempre più personalizzati
September 23, 2025
Con i robot in sala operatoria la medicina è già fantascienza
ANSA |
L’evoluzione della chirurgia in questi ultimi tempi è straordinaria. Nuove frontiere vengono superate quasi ogni giorno. Quali scenari riserva allora la chirurgia del futuro? Si svilupperà e verrà realizzata attraverso l’integrazione sempre più marcata tra tecnologie digitali, robotica, realtà aumentata e intelligenza artificiale. In tal modo riuscirà a essere più precisa, meno invasiva e fortemente personalizzata. Una vera rivoluzione, inimmaginabile sino a pochi anni fa, che sta cambiando sempre più rapidamente il modo con cui s’interviene chirurgicamente sul malato e che ha trasformato la sala operatoria in un ambiente che sembra fantascientifico. Sono passati solo 20 anni da quando, con l’avvento dei primi robot chirurgici in sala operatoria, è iniziato il radicale cambiamento che ha aperto le porte alla chirurgia moderna. Da allora l’evoluzione della chirurgia robotica, insieme all’uso di strumenti sempre più innovativi come le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale, non si è più fermata, aprendo le porte oggi alle pratiche della realtà virtuale. L a chirurgia robotica prevede l’uso da parte del chirurgo di sistemi robotici avanzati per assisterlo in sala operatoria durante l’esecuzione dell’intervento. Questo tipo di approccio offre una serie di vantaggi, quali una maggiore precisione chirurgica, una minore invasività, tempi di recupero più rapidi e minori rischi di complicanze postoperatorie. I sistemi robotici chirurgici attualmente utilizzati sono costituiti da bracci robotici controllati dal chirurgo mediante una consolle distante dal lettino operatorio, munita di molteplici comandi su joystick e su pedaliera, che l’operatore utilizza in modo integrato durante l’intervento, guidando, tramite questi impulsi sul “tracciato virtuale” della procedura chirurgica, i movimenti del robot, che vengono in tal modo convertiti in precise azioni all’interno del corpo del malato. I robot chirurgici sono infatti dotati di strumenti miniaturizzati (bisturi e pinze), che permettono di eseguire le procedure operatorie con una migliore manovrabilità e una maggiore precisione rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali grazie a notevoli ingrandimenti del campo operatorio dovute alla presenza di telecamere ad alta risoluzione. L’ intervento non viene effettuato autonomamente dal robot chirurgico, perché la supervisione umana è indispensabile per la corretta esecuzione delle azioni che si svolgono durante l’operazione. Questa è la regola che costituisce la procedura abituale della chirurgia robotica. Anche se, proprio poche settimane fa, per la prima volta, un robot chirurgo, il Surgical Robot Transformer-Hierachy (SRT-H), alla Stanford University, ha eseguito un’operazione chirurgica simulata in completa autonomia, dimostrando di poter mettere in atto, anche di fronte a possibili imprevisti durante l’intervento, notevoli capacità decisionali e di adattamento procedurale. Il robot ha operato su un simulatore, eseguendo la rimozione di una cistifellea con una precisione comparabile a quella di un chirurgo umano altamente qualificato. Una vera rivoluzione: non solo per la totale autonomia del robot chirurgo durante l’intervento, ma anche per la sua capacità di monitorare in tempo reale la situazione e d’intervenire per risolvere eventuali complicazioni senza la necessità di indicazioni umane dirette. I l robot SRT-H è stato addestrato attraverso l’analisi di migliaia di ore di video di interventi chirurgici reali, utilizzando una tecnologia di intelligenza artificiale avanzata basata su architetture digitali simili a quelle che alimentano modelli linguistici come ChatGPT. In tal modo ha potuto comprendere durante l’addestramento i comandi vocali per associare ogni gesto e ogni movimento ai diversi passaggi della procedura chirurgica ed essere in grado d’interpretare correttamente, durante l’intervento, le condizioni presenti per poter prendere immediatamente decisioni autonome e adattarsi dinamicamente alla soluzione dei problemi incontrati durante la colecistectomia. Una svolta fondamentale, in grado forse di aprire una nuova era della chirurgia, perché sistemi come SRT-H potrebbero in futuro sostituire l’azione umana in ambienti ospedalieri complessi o in condizioni disagiate, migliorando l’accesso a cure chirurgiche di alta qualità anche in aree remote o con risorse limitate. Ma l’era dei chirurghi- robot autonomi, in grado di rendere superflua la presenza del chirurgo-uomo, non è ancora concretamente arrivata. Occorre concentrarci invece sui benefici reali che già oggi la chirurgia robotica, con la supervisione e il controllo umani, riesce a dare ai malati operati. A ccanto a quelli già elencati (maggiore precisione, personalizzazione dell’intervento, minori complicanze) un ulteriore vantaggio della chirurgia robotica per il paziente è il più breve periodo di degenza ospedaliera, mentre per il chirurgo è la riduzione dell’affaticamento legato all’intervento grazie a una migliore prestazione ergonomica generale. La tecnologia digitale ha recentemente ulteriormente potenziato le prestazioni della chirurgia robotica grazie all’impiego delle tecniche immersive: realtà aumentata, realtà virtuale e metaverso. La chirurgia immersiva offre grandi vantaggi, quali una più precisa comprensione dell’anatomia del paziente anche prima di effettuare l’incisione chirurgica della cute, il miglioramento del processo decisionale operatorio, la precisione dei procedimenti durante l’intervento, il controllo e la correzione automatica – operate direttamente dal robot – di eventuali gesti impropri o non adeguati del chirurgo. L a realtà virtuale consente ai chirurghi di entrare in un ambiente virtuale tridimensionale, nel quale possono visualizzare rappresentazioni realistiche del corpo umano e interagire utilizzando dispositivi di input per il controllo, in modo da simulare in questo ambiente virtuale procedure chirurgiche complesse prima di eseguirle realmente. Questo “metaverso” è un ambiente virtuale tridimensionale che consente loro anche di acquisire esperienza pratica senza mettere a rischio pazienti reali, permettendo ai chirurghi non solo di esercitarsi in scenari complessi per migliorare la loro abilità operatoria, ma anche di ideare e sperimentare nuove procedure chirurgiche. È inoltre un formidabile strumento sia per consentire lo scambio di conoscenze tra chirurghi di diverse parti del mondo, sia per l’istruzione e la formazione dei nuovi chirurghi. La realtà aumentata invece sovrappone informazioni digitali al mondo reale. Utilizzando speciali dispositivi (occhiali o visori particolari) i chirurghi posso visualizzare informazioni digitali – immagini diagnostiche, dati del malato, guide procedurali – direttamente sulla superficie corporea del malato o all’interno del campo operatorio, in modo d’avere in tempo reale informazioni contestuali per la buona esecuzione dell’intervento. L’ uso della chirurgia robotica porta oggi a focalizzare l’attenzione sanitaria sulla gestione di questo tipo di tecnologia: non solo sul piano applicativo, legato all’evoluzione delle macchine e all’incremento delle loro potenzialità operative nei vari settori della chirurgia (generale, ortopedica, urologica, ginecologica, cardiochirurgica e neurochirurgica), ma anche sul piano etico, con particolare riferimento al problema della possibile diseguaglianza sociale e discriminazione economica. A causa dell’alto costo di queste tecnologie, il rischio è che non tutti i pazienti possano permettersi le stesse cure o possano essere indirizzati verso questo tipo di chirurgia. Una situazione ingiusta e insostenibile, nei confronti della quale il mondo medico non può restare indifferente, La salute è un bene universale a cui ogni persona ha legittimamente diritto di aspirare, indipendentemente dalla sua condizione economica e sociale. Questa nuova chirurgia, così tecnologica ed efficiente, deve essere la via per arrivare a una vera rivoluzione verso un futuro migliore per tutti.
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