venerdì 3 aprile 2020
A rischio 800 imprese e 8mila posti di lavoro
Ponte Genova, ultima gettata cemento per uno dei piloni

Ponte Genova, ultima gettata cemento per uno dei piloni - (Ansa)

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Anche la filiera del cemento è alle prese con il fermo delle attività causato dal Covid-19. Una situazione al limite che "chiama" i palazzi romani per trovare soluzioni. Così con una lettera indirizzata al premier Conte ed ai ministri Patuanelli, Gualtieri e De Micheli, Federbeton Confindustria – associazione che rappresenta la filiera del cemento e del calcestruzzo – spiega il momento e guarda al domani. Partendo dalla vicinanza alle comunità che soffrono, sottolinea il presidente Roberto Callieri, “è doveroso guardare anche alle difficoltà che molte persone e aziende si trovano ad attraversare in questo periodo. Quando l’emergenza sanitaria sarà superata e il rilancio dell’economia passerà necessariamente per un rilancio delle infrastrutture e delle grandi opere, il nostro comparto sarà chiamato a offrire al Paese un contributo fondamentale. Tuttavia le nostre imprese, che oggi hanno spento i forni da cemento, chiuso gli impianti e interrotto le attività per rispondere con orgoglio e diligenza alle prescrizioni a tutela della salute pubblica, dovranno riuscire ad arrivare a quel momento nelle condizioni di poter riaprire".

Ricordando che un'interruzione di questo tipo non si verificava dall’ultimo conflitto bellico, la missiva mette in evidenza dati drammatici: 800 imprese e 8mila posti di lavoro (il 25% del comparto) rischiano di scomparire, se questa situazione dovesse protrarsi per più di 3 mesi. "L'impatto sociale - si legge ancora - sarebbe devastante. È per questo che ci rivolgiamo oggi al Governo, con la richiesta di misure di sostegno che, pur non gravando direttamente sulle casse dello Stato, ci diano il respiro finanziario necessario a evitare il default”.

Il comparto rappresentato da Federbeton, con circa 30mila addetti, produce il materiale da costruzione per la realizzazione delle infrastrutture di cui l’Italia necessita e che saranno fondamentali per rimettere in moto l’economia. "Innovazione, sicurezza e sostenibilità - si legge ancora - sono le parole chiave di una filiera che potrà essere il volano per una nuova stagione di crescita. Pur apprezzando la volontà del Governo di voler procedere nella direzione di una politica espansiva, di sostegno alle infrastrutture le imprese lanciano l’allarme rispetto al rischio di scomparire dal mercato, prima ancora di poter contribuire all’auspicato rilancio economico" . Non solo: "Il doveroso blocco delle attività rischia di tradursi in una concreta prospettiva di default soprattutto per le PMI, di cui la filiera del cemento e del calcestruzzo largamente si compone. La perdita di 3 o 4 mesi di fatturato graverebbe su queste imprese che devono fare i conti, d’altro canto, con un modello di business basato su elevata intensità di capitale, investimenti e costi fissi di struttura". Ecco perché "nell’intento di arrivare pronte all’appuntamento con l’auspicato Piano Marshall, che possa restituirci un Paese ancor più produttivo e competitivo, le imprese chiedono interventi specifici a sostegno di una filiera direttamente coinvolta nella realizzazione di opere pubbliche e, peraltro, penalizzata da burocrazia e tempi di incasso molto lunghi".

Quali sono queste misure? In primis la garanzia della liquidità, anche a quelle imprese che non beneficiano dell’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI. Poi la Piattaforma informatica per lo sconto delle fatture relative alle forniture di materiali per le opere pubbliche, sottoposte a tracciabilità dei pagamenti, anche con coinvolgimento della Cdp. Infine l'estensione a tutte le imprese della sospensione immediata di tutti i versamenti fiscali e contributivi.

Vengono poi fatte due proposte: la richiesta di estendere al maggior numero possibile di opere pubbliche il "modello Genova" e quella di semplificare le procedure per l'utilizzo di combustibili alternativi, consentendo al comparto di contribuire in maniera più decisiva alla chiusura del ciclo dei rifiuti.

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