Tra figure introvabili e corsi di formazione
Per il 44% delle aziende è difficile reperire i profili adatti. Nel 2019 la creazione del Campus Its Pharma Academy a Roma

L’industria farmaceutica è il fiore all'occhiello della nostra economia. Tuttavia per il 44% delle aziende è difficile reperire i profili adatti. Le competenze tecniche sono introvabili nell'88% dei casi, quelle trasversali nel 32%, operai e manager nel 20%. Un mismatch che costa 1,76 miliardi di euro e che ha costretto Farmindustria - l’associazione delle imprese farmaceutiche - a costituire Its Academy specializzati e a creare a Roma il Campus Its Pharma Academy, inaugurato nel luglio 2023.
«L'Italia è il primo Paese al mondo per crescita in valore dell'export dell'industria farmaceutica tra il 2021 e il 2023: +13,6 miliardi di dollari - spiega il presidente di Farmindustria Marcello Cattani -. Una produzione di 52 miliardi di euro nel 2023, con oltre 49 di export, nonostante l'aumento dei costi del 30% sul 2021. Gli investimenti sul territorio sono stati di 3,6 miliardi (1,6 in produzione e 2 in R&S), + 9% nel 2023. Gli addetti hanno raggiunto quota 70mila (+2% nel 2023 e +9% in cinque anni), con oltre il 20% in più di under 35 negli ultimi cinque anni e una presenza di donne per il 45% del totale».
Il comparto si caratterizza per la sua vasta richiesta di competenze professionali, sia tradizionali che emergenti. Figure come biologi, biotecnologi, chimici, farmacisti e farmacologi rappresentano il cuore scientifico del settore, essenziali per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di farmaci innovativi. Questi professionisti contribuiscono a ogni fase del ciclo di vita del farmaco, dallo sviluppo alla sperimentazione clinica, fino alla distribuzione sul mercato. Gli ingegneri, specialmente quelli con competenze in ingegneria biomedica, chimica o gestionale, sono fondamentali per ottimizzare i processi produttivi e garantire che le tecnologie utilizzate rispettino i più alti standard di qualità e sicurezza. Queste figure sono cruciali anche nell’adozione di nuove tecnologie, come l’automazione e la digitalizzazione, che stanno trasformando il modo in cui i farmaci vengono sviluppati e prodotti. Inoltre, con il costante aggiornamento espansione delle normative nazionali ed europee, richiede sempre la generazione di nuove figure professionali, anche con profili interdisciplinari. Esperti legali specializzati in regolamentazioni farmaceutiche giocano un ruolo chiave nel garantire la conformità normativa, gestendo autorizzazioni alla commercializzazione e vigilando sulla sicurezza dei prodotti. Allo stesso modo, manager e consulenti economici contribuiscono alla gestione strategica delle risorse aziendali, pianificando investimenti e ottimizzando i costi di produzione e distribuzione.
Questa diversità di competenze riflette l’importanza crescente dell’interdisciplinarità nel settore farmaceutico. Ogni professionista, dal ricercatore allo specialista legale, svolge un ruolo integrato nel garantire che i prodotti farmaceutici siano sicuri, efficaci e accessibili. Questo rende lavorare nel farmaceutico un’opzione attrattiva e versatile per molti ambiti professionali.
Negli ultimi anni, l’industria farmaceutica ha visto una crescente domanda di nuove figure professionali, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più complesso e competitivo. Tra queste, il medical science liaison e il medical advisor: sono ruoli chiave che stanno assumendo un’importanza strategica nel settore. Il primo è un professionista che funge da ponte tra l’azienda farmaceutica e i principali attori del settore sanitario, come medici, ricercatori e istituzioni. Questa figura non si limita a rappresentare l’azienda, ma svolge un ruolo cruciale nell’identificare nuove opportunità di sviluppo, analizzando il mercato, studiando la concorrenza e comprendendo le necessità cliniche non ancora soddisfatte. Questa professione richiede non solo una solida formazione scientifica, ma anche eccellenti capacità di comunicazione, analisi e negoziazione. Il medical advisor, invece, opera come riferimento scientifico interno per l’azienda. Le sue responsabilità spaziano dalla gestione degli studi clinici alla preparazione della documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione di nuovi farmaci, fino alla formazione degli Isf-Informatori scientifici del farmaco. Questo professionista ha anche un ruolo attivo nella divulgazione scientifica, partecipando a seminari, congressi ed eventi per presentare le ultime scoperte o i nuovi prodotti dell’azienda.
Oltre a queste figure, il settore farmaceutico sta cercando sempre più esperti in aree interdisciplinari. Tra questi, spiccano gli specialisti in accesso al mercato, che analizzano i contesti normativi e socioeconomici per garantire che i farmaci raggiungano l’utilizzatore finale attraverso il sistema sanitario, secondo prezzi concordati. Nonostante nell’industria farmaceutica la compliance venga solitamente ricollegata alla qualità, al fine di perseguire una politica di allineamento alle normative che si estenda a tutti i reparti aziendali. Un’altra figura emergente è il compliance manager, responsabile di verificare che tutte le attività aziendali rispettino le normative in continua evoluzione, sia a livello locale che internazionale.
Con l’evoluzione della medicina personalizzata e delle tecnologie avanzate, l’industria farmaceutica ha visto emergere una crescente domanda di competenze nel campo dei big data. Gli esperti di big data analysis sono oggi tra i professionisti più ricercati, poiché le aziende farmaceutiche devono affrontare l’enorme quantità di dati generati lungo l’intero ciclo di vita del farmaco: dalla ricerca preclinica fino alla farmacovigilanza post-marketing. Il big data analyst è una figura essenziale per raccogliere, organizzare e interpretare grandi volumi di informazioni provenienti da fonti eterogenee, come studi clinici, database genetici, registri elettronici di salute e dati real-world raccolti attraverso dispositivi indossabili o app di monitoraggio della salute. Questi dati, se correttamente analizzati, possono fornire insight cruciali per migliorare i processi decisionali e ottimizzare le strategie aziendali.
Il Campus Its Pharma Academy
Negli ultimi anni, gli Its-Istituti tecnologici superiori si sono affermati come pilastri della formazione superiore, fornendo un ponte essenziale tra l’istruzione e le esigenze del mondo del lavoro. In questo contesto, la Fondazione Its Academy per le Nuove Tecnologie della Vita di Roma ha raggiunto risultati straordinari grazie a una collaborazione pionieristica con Farmindustria. Nel 2019, la Fondazione Its Academy ha siglato un protocollo d’intesa con l'associazione delle industrie farmaceutiche, con l’obiettivo di creare progetti formativi sperimentali volti a ridurre il mismatch di alcune figure tecniche nel settore. Ciò ha portato a una collaborazione flessibile e attenta alle esigenze del comparto, anticipando la fondamentale fase di training degli addetti. Il successo di questa collaborazione si basa su tre pilastri essenziali: rilevazione congiunta delle esigenze e delle competenze professionali; co-progettazione del piano didattico con la creazione di percorsi formativi mirati, affidati quasi esclusivamente alle imprese coinvolte; modello di gestione aziendale.
«Già oggi abbiamo circa 110mila studenti in meno ogni anno sui banchi di scuola. Scenari allarmanti - ricorda Cattani in occasione della Settimana italiana delle discipline Stem-Scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche in corso e in vista della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza che si celebra l'11 febbraio -. Per questo occorre agire subito su formazione, competenze e collaborazioni di sistema pubblico-privato. In particolare, incentivando lo studio di discipline Stem. Farmindustria e le imprese farmaceutiche sono in prima linea con progetti ad hoc di orientamento e formazione destinati agli studenti di istituti tecnici, dei licei, dell'Università. E il Campus Its Pharma Academy, per sviluppare competenze specifiche, rappresenta il fiore all'occhiello, con 250 giovani formati negli ultimi cinque anni e un placement del 100%. Senza dimenticare il modello di partnership insieme al ministero dell'Università e della Ricerca sviluppato nel protocollo del luglio scorso. Non è un caso se la percentuale di diplomati e laureati raggiunge il 90% nelle nostre aziende. Con una crescita negli ultimi cinque anni di occupati under 35 del 22% e di donne del 14%. Donne che sono il 45% del totale degli addetti e il 53% nella Ricerca e sviluppo. Un impegno quotidiano facilitato anche da politiche di welfare all'avanguardia, che permettono di conciliare vita e lavoro, oltre a offrire una serie di benefit, dalla sanità all'assistenza dei familiari».
I percorsi formativi biennali offerti dal Campus Its Pharma Academy sono rivolti a coloro che cercano opportunità nel settore farmaceutico, biotecnologico e nelle scienze della vita. La formazione, distribuita in 1.800 ore, comprende teoria, pratica laboratoriale e stage curricolare presso aziende del settore. L’approccio learning by doing è centrale nella formazione offerta. Le lezioni personalizzate, i laboratori tecnologici e l’integrazione degli ambienti di apprendimento (aula, laboratorio e azienda) favoriscono la comprensione pratica degli studenti. La valutazione della performance è completa e considera sia le competenze tecniche che le soft skill. L’obiettivo del Campus Pharma Academy è di favorire il successo formativo e professionale degli studenti, garantendo flessibilità e certificazione di competenze direttamente spendibili nel mondo del lavoro.
«Le competenze sono uno dei principali asset strategici per la competitività - sottolinea il presidente di Farmindustria -. Siamo in una fase di transizione, anche nella salute, e per continuare a garantire innovazione ai cittadini e crescita dell’economia, occorre un deciso scatto in avanti per rendere più competitivo l’intero sistema. Ecco perché da tempo stiamo portando avanti progetti di formazione e di orientamento per gli studenti. Abbiamo creato anche, con il Campus Its Pharma Academy, un modello professionalizzante che supporterà la missione formativa del Piano Mattei e si stanno già attivando collaborazioni con le istituzioni dell’Egitto. I giovani sono il nostro futuro: +16% di under 35 negli ultimi cinque anni nell’industria farmaceutica. Crediamo che il made in Italy, grazie alle nostre risorse umane di eccellenza, sia ancora protagonista nel mondo».
I percorsi formativi biennali offerti dal Campus Its Pharma Academy sono rivolti a coloro che cercano opportunità nel settore farmaceutico, biotecnologico e nelle scienze della vita. La formazione, distribuita in 1.800 ore, comprende teoria, pratica laboratoriale e stage curricolare presso aziende del settore. L’approccio learning by doing è centrale nella formazione offerta. Le lezioni personalizzate, i laboratori tecnologici e l’integrazione degli ambienti di apprendimento (aula, laboratorio e azienda) favoriscono la comprensione pratica degli studenti. La valutazione della performance è completa e considera sia le competenze tecniche che le soft skill. L’obiettivo del Campus Pharma Academy è di favorire il successo formativo e professionale degli studenti, garantendo flessibilità e certificazione di competenze direttamente spendibili nel mondo del lavoro.
«Le competenze sono uno dei principali asset strategici per la competitività - sottolinea il presidente di Farmindustria -. Siamo in una fase di transizione, anche nella salute, e per continuare a garantire innovazione ai cittadini e crescita dell’economia, occorre un deciso scatto in avanti per rendere più competitivo l’intero sistema. Ecco perché da tempo stiamo portando avanti progetti di formazione e di orientamento per gli studenti. Abbiamo creato anche, con il Campus Its Pharma Academy, un modello professionalizzante che supporterà la missione formativa del Piano Mattei e si stanno già attivando collaborazioni con le istituzioni dell’Egitto. I giovani sono il nostro futuro: +16% di under 35 negli ultimi cinque anni nell’industria farmaceutica. Crediamo che il made in Italy, grazie alle nostre risorse umane di eccellenza, sia ancora protagonista nel mondo».
Anche le aziende farmaceutiche si sono mosse per affrontare il disallineamento tra domanda e offerta. Chiesi Group, per esempio, ha promosso attività di orientamento negli istituti superiori e nelle Università. Mentre Lilly Italia ha stretto accordi con gli Atenei di Firenze e Bologna per attrarre specializzandi.
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