Nuovo sciopero dei driver Esselunga: il nodo dell'indennità di consegna

La Filt Cgil ha proclamato un'agitazione per chiedere 15 euro al giorno per il facchinaggio al piano. "Non è previsto dal contratto, gli operatori della gdo devono intervenire"
July 20, 2025
Nuovo sciopero dei driver Esselunga: il nodo dell'indennità di consegna
L’indennità di “consegna al piano” della spesa torna ad accendere la protesta dei driver che lavorano per Esselunga. Non è prevista dal contratto nazionale della logistica, non a caso i corrieri Amazon si limitano a lasciare i pacchi in portineria o a citofonare ai clienti, ed è al centro di uno scontro sindacale tra i lavoratori e le tre cooperative che erogano il servizio di consegna sul territorio per conto di Esselunga: Deliverit, B&V Logistics e CAP Delivery.
Il 24 luglio sciopero degli autisti. Sono 1200 gli autisti che guidano i camioncini gialli con il pomodoro rosso in tutta Italua e giovedì prossimo (il 24 luglio) si daranno appuntamento sotto la sede legale di Esselunga a Limito di Pioltello. Lo sciopero sarà nazionale (riguarderà Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria e Lazio) ed è stato proclamato dalla Filt Cgil in seguito alla rottura della trattativa per il primo accordo nazionale con le aziende operanti nella consegna per conto di Esselunga e della proclamazione unitaria (vale a dire con gli altri sindacati confederali) dello stato di agitazione.
Il nodo centrale rimane il mancato riconoscimento di un'indennità adeguata per la consegna al piano: una funzione fondamentale e usurante nel lavoro dei driver. A ciò si aggiungono gravi mancanze di risposte su altri punti cruciali come la parità di trattamento economico tra lavoro urbano ed extraurbano, la pericolosità di carichi eccessivi senza strumenti adeguati come saliscendi elettrici, un adeguato premio di risultato e i turni domenicali e festivi.
Agostino Mazzola funzionario della Filt Cgil che sta seguendo la vertenza da un paio di mesi spiega che Esselunga ha deciso di internalizzare il servizio di preparazione dei pacchi, che viene svolto da 2mila magazzinieri, in gergo chiamati “pickeristi”, per quanto riguarda i driver invece la “filiera” è stata razionalizzata e si è arrivati ad avere solo tre aziende fornitrici in tutta Italia. Otto driver su dieci sono stranieri, molti rumeni, moldavi ed ucraini, e spesso hanno alle spalle parecchi anni di anzianità. Ma pochi conoscono i loro diritti di lavoratori. La mole di lavoro (e di pesi da trasportare) è enorme: accanto ad un inquadramento regolare con il contratto della logistica, che prevede 6,5 ore di lavoro al giorno per sei giorni, c'è il ricorso agli straordinari che di fatto crea turni di 12 ore al giorno soprattutto nei periodi più difficili, come l'estate.
Le richieste dei sindacati: 15 euro al giorno per l'indennità di consegna. Al tavolo della trattativa, che si è arenata lo scorso 15 luglio, i sindacati hanno chiesto l’applicazione dell’indennità di trasferta, pari a 13 euro al giorno prevista dal contratto nazionale della logistica. “Il tanto pubblicizzato aumento che le imprese hanno sbandierato come specchietto per le allodole, non è figlio del confronto, ma nasce dagli aumenti ai driver derivanti dal contratto e che attualmente non vengono erogati nella giusta entità” fa notare la Filt-Cgil. Per quanto riguarda invece la consegna al piano la richiesta di 15 euro al giorno per l’indennità di facchinaggio è stata respinta al mittente con una contro-proposta definita dal sindacato “irricevibile” vale a dire due euro al giorno.
Il paradosso della consegna "vietata" dal contratto. “La consegna al piano non è prevista dal contratto anzi è di fatto vietata dall’articolo 30 – spiega Mazzola – ma questo servizio viene venduto dagli operatori della gdo al cliente”. Una contraddizione vera e propria che, con l’aumento considerevole della spesa online, va sanata. “Ci accusano di essere “comunisti” ma siamo partiti da Esselunga per un semplice motivo: è la realtà che ha il giro d’affari maggiore e il maggior numero di lavoratori, 1200 di cui 720 solo in Lombardia, ma questa battaglia è nazionale e la estenderemo a tutti gli operatori della gdo” conclude Mazzola.

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