Due ragazzi su tre non si sentono supportati dopo la maturità

Solo il 27% degli studenti ritiene utili i Pcto-Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento per la propria decisione post-diploma
July 2, 2025
Due ragazzi su tre non si sentono supportati dopo la maturità
Its Angelo Rizzoli cademy | Gli studenti hanno bisogno di più orientamento
Quasi due giovani italiani su tre sono preoccupati dalla scelta del percorso post-diploma. Un dato significativo emerso dal rapporto Ugl-Luiss Business School in un’indagine rivolta a ragazzi dai 17 ai 20 anni. La ragione principale di questa difficoltà? La mancanza di un supporto affidabile nel compiere questa scelta fondamentale, indicata dal 38% dei giovani.
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha già introdotto negli istituti di formazione strumenti di orientamento come i Pcto-Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, evoluzione della vecchia alternanza scuola-lavoro. Si tratta di iter obbligatori che hanno l'obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, aiutandoli a meglio comprendere le richieste del mercato e acquisire competenze pratiche finalizzate all’inserimento in azienda. Eppure i dati ci dicono che solo il 27% degli studenti li ritiene utili per la propria decisione post-diploma.
Anche chi è quotidianamente a contatto con i ragazzi, come i docenti dell’Its Academy Angelo Rizzoli confermano che c’è ancora molto da fare. «Con più giornate in laboratorio e più occasioni di project work con le aziende, per conoscere davvero le realtà lavorative, si potrebbero supportare in maniera più efficace i ragazzi - spiega Paola Dadomo, responsabile Orientamento dell’Its Angelo Rizzoli Academy -. C’è bisogno di immaginare e progettare con le scuole percorsi più coinvolgenti, che si integrino con i programmi curricolari utilizzando sempre più modalità di gamification».
Per rispondere alle esigenze dei ragazzi e ingaggiare gli insegnanti in percorsi di orientamento sempre più efficaci, l’Its Angelo Rizzoli Academy ha coinvolto 72 docenti di 54 istituti superiori tra licei e scuole professionali della Lombardia per meglio comprendere le dinamiche che funzionano e gli aspetti che invece dovrebbero essere potenziati durante i percorsi sia di orientamento, che di Pcto.
L’83% degli insegnanti coinvolti riconosce il valore di questi percorsi come strumento di orientamento e primo contatto con il mondo del lavoro: in particolare per il 62% è utile perché offre agli studenti occasioni concrete di pratica lavorativa, mentre l’86% lo considera un’opportunità per sviluppare maggiore consapevolezza e potenziare le soft skills.
Allo stesso tempo, però, molti sottolineano come questi programmi risultino spesso troppo formali e poco coinvolgenti. Secondo tutti i docenti favorevoli ai Pcto (83%), l’introduzione di attività più dinamiche e partecipative, come la gamification, potrebbe renderli molto più efficaci.
Non solo, tra le proposte più sentite e utili all’orientamento dei ragazzi ci sono anche una maggiore organizzazione di laboratori esperienziali e visite guidate, l’avvio di progetti "ponte" e la possibilità per gli studenti di incontrare professionisti delle aziende. Attività che, ad oggi, però sono ancora poco presenti nei percorsi scolastici.
«Quello che manca è un approccio reale al mondo lavorativo e alle richieste specifiche delle aziende, in termini di ruoli e mansioni. C’è un fortissimo mismatching tra le competenze in uscita dalla formazione “tradizionale” e le richieste del mercato del lavoro - sottolinea Dadomo - “I ragazzi si trovano disorientati: spesso nei nostri incontri di orientamento parliamo di profili professionali o ruoli lavorativi di cui non sanno assolutamente nulla. Non sanno esattamente cosa implichi in termini di attività quotidiane quella determinata mansione. Siamo convinti che l'orientamento post-diploma debba evolvere da una semplice trasmissione di informazioni a un'esperienza concreta e coinvolgente: come possono i ragazzi appassionarsi a qualcosa che non comprendono fino in fondo? Bisogna coinvolgerli, far toccare con mano le professioni del futuro (ormai presente!)».
Senza dimenticare che in questi momenti è necessario includere e sviluppare soft skill imprescindibili. Per l’86% dei docenti coinvolti nella survey va coltivata la capacità di problem solving e per il 66% il pensiero critico; altri aspetti come la comunicazione efficace e il teamwork sono indispensabili per oltre il 60% del campione. È necessario ripensare a questi momenti per rispondere davvero ai dubbi e alle difficoltà dei ragazzi, andando oltre ai libri e toccando con mano casi studio, progetti concreti in laboratorio, andando in azienda e - soprattutto - accompagnandoli con un percorso di supporto di gestione del lavoro e dello stress.
Per rispondere alle esigenze degli studenti e mettere a terra le considerazioni dei docenti, l’Its Academy Angelo Rizzoli ha ideato il programma ITSAR InnovAction. L’obiettivo è quello di offrire un'esperienza concreta e immersiva capace di supportare tutti gli attori coinvolti nel delicato processo di orientamento, e la conseguente scelta dei ragazzi.
Nel solo anno scolastico 2024-2025, ITSAR InnovAction ha coinvolto oltre 100 scuole superiori e organizzato circa 400 incontri, con oltre 1000 ore di attività. Il team orientamento e i docenti dell’Academy, hanno incontrato in aula circa 4.500 studenti e in occasione di eventi extrascolastici o sono entrati in contatto con ulteriori 7.500 studenti.
Questo a conferma dell’impegno costante dell’Its in un dialogo funzionale con le scuole, i ragazzi e le loro famiglie, per un supporto concreto a questo importante passaggio di vita.
La proposta dell’Its milanese è accessibile e adattabile a tutti gli indirizzi superiori - dai licei agli istituti tecnici e professionali - con possibilità di partecipazione in presenza e on line. Il programma nello specifico prevede attività laboratoriali, l’uso di tecnologie innovative e percorsi personalizzati in cui gli studenti possono esplorare da vicino professioni emergenti come la robotica, l’intelligenza artificiale o lo sviluppo di app - in linea con l’offerta formativa dell’Academy - con la presenza di docenti e esperti aziendali. Inoltre, sono previsti seminari mirati su comunicazione, leadership e creatività per lo sviluppo delle soft skill. ITSAR InnovAction prevede anche incontri singoli e con le famiglie per supportare realmente le persone nella scelta post diploma.
«Il percorso ITSAR InnovAction è progettato proprio con l’obiettivo di offrire agli studenti l'opportunità di "toccare con mano" il futuro, esplorando direttamente, attraverso laboratori pratici e l'uso di tecnologie innovative, professioni emergenti come la robotica o l'intelligenza artificiale. Non si tratta solo di acquisire nozioni ma di accendere ispirazione, sviluppare consapevolezza e fornire gli strumenti per scegliere un percorso che sia in linea con le proprie passioni e le reali esigenze del mercato del lavoro», conferma Dadomo.
Il 58% degli iscritti all’Its Academy Angelo Rizzoli ha conosciuto l’istituto proprio grazie ai percorsi di orientamento nelle scuole superiori, superando di gran lunga la media nazionale di ragazzi che scelgono un Istituto grazie ai corsi di orientamento (36,4%).

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