venerdì 21 novembre 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Venerdì 21 novembre, memoria liturgica della "Presentazione della Beata Vergine Maria al tempio", la Chiesa celebra la "Giornata pro orantibus", dedicata alle religiose e ai religiosi che sono stati chiamati alla clausura. A chi, sulle orme della Vergine dell’ascolto e del Magnificat, della Madre di Cristo e della Chiesa, ha scelto di darsi totalmente a Dio nella contemplazione, non per fuggire dal mondo, ma per abbracciare l’umanità con lo sguardo misericordioso di Cristo, nella preghiera e nell’ascolto. «Viviamo questa ricorrenza con tanta gioia – dice madre Chiara Damiana, abbadessa delle clarisse del Monastero di Santa Croce, a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta –. Ci richiama l’essenziale della nostra vita: lo stare nella casa del Signore per cogliere la presenza del Mistero che ci abita e dilatare il cuore secondo la misura del cuore del Figlio. È una memoria in cui ci sentiamo particolarmente ricordate ed amate dalla Chiesa. Ne gioiamo, perché il nostro vivere nel silenzio del chiostro è un farci lode e intercessione per tutti i fratelli, e in modo speciale per la Chiesa. Il pressante invito di papa Francesco ad uscire verso le periferie ci sollecita a vivere in pienezza la vocazione abbracciata: anche noi facciamo nostra, come un tempo la madre santa Chiara , la missione ricevuta da san Francesco di riparare la casa del Signore. Una casa vasta quanto il mondo».
Madre, l’orizzonte attuale però è segnato da tanti problemi...Li conosciamo. Ogni giorno, a bordate, siamo raggiunte dalle notizie , sovente molto amare. Si, c’è anche chi scrive e pubblica libri per affermare che Dio non esiste: noi siamo qui per gridare, nel silenzio, che Dio esiste, che senza relazionarsi con il tu di Dio l’uomo non può essere uomo in pienezza, che negando l’incarnazione del Figlio di Dio costruiamo una società di morte. Dio è il Dio della vita. Come vivete questo giorno? È caratterizzato da un’ora di adorazione eucaristica nella chiesa del monastero a cui partecipano le religiose della nostra diocesi di Teano-Calvi. Presiede il vescovo, monsignor Arturo Aiello. Anche a Concenedo, in provincia di Lecco, le suore del decanato festeggiano questo giorno insieme alle carmelitane. «Molto spesso ci sentiamo chiedere quale sia la ragione che spinge ad entrare nel Carmelo – riflette la priora, madre Cristiana Dobner –. Tutto prende le mosse da un’esperienza di Dio che irrompe nella persona, in modo talvolta clamoroso, sconvolgendo piani di vita ormai programmati, talvolta in modo silente ma avvincente. Un vivo sentire, nella fede, che fa riconoscere il cammino tracciato, quell’unico percorso che sa dare senso alla propria esistenza. Il passo che si muove entrando nella vita monastica sigilla un incontro da Persona a persona. Il beato cardinale Newman direbbe: cor ad cor loquitur (cuore che parla a cuore). Di conseguenza, silenzio e solitudine divengono elementi portanti e fondanti del quotidiano. Un’apertura all’Infinito che non si rinchiude in se stessa ma si apre su tutti i fratelli e le sorelle con cui si condivide il tratto di cammino». La clausura è avulsa dalla storia? Questo non è uno spazio perimetrato, asettico e quindi parallelo alle vicende dell’umanità. Piuttosto può essere visto come il lievito evangelico che si diffonde in tutta la pasta e la fermenta, facendo propri dolori, angosce, gioie e ostacoli imprevisti. Una compresenza orante che si diffonde e giunge esattamente dove il fratello o la sorella si dibattono nel buio per donare luce di senso, di condivisione. Il ritmo quotidiano, radicato nella Parola, può trasformarsi in una corrente oblativa che loda Dio e soccorre l’umanità. La preghiera, innestata nella liturgia, la Messa e la liturgia delle ore che scandisce le giornate, unisce a tutta la Chiesa, è preghiera della Chiesa universale. L’orazione, lo stare da sole con il Solo, come insegna Teresa di Gesù, ascoltarlo come Maestro, Sposo, Amico, parlargli affidandogli le sorti di tutti, pervade la vita di una carmelitana: eremita, ma sempre riversata su tutti come acqua di vita eterna.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: