giovedì 18 luglio 2019
43 anni, laureato in Lingue e letterature straniere, già responsabile dell'organizzazione della stampa nei viaggi papali. Il saluto del predecessore Gisotti e le parole del prefetto Ruffini
Matteo Bruni durante un volo papale

Matteo Bruni durante un volo papale

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«La nomina è certamente per me un onore. Mi piace leggerla come un segno di stima non solo per la mia persona, ma anche per la storia da cui provengo e il lavoro fatto con i colleghi della Sala Stampa della Santa Sede. Sono grato della fiducia del Santo Padre e del Prefetto, Paolo Ruffini, che mi sostiene con la vicinanza del Dicastero. È evidentemente anche una scelta che valorizza le risorse interne». Si è presentato con queste parole Matteo Bruni, che il Papa ha nominato Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, a partire dal 22 luglio 2019. Bruni succede così ad Alessandro Gisotti, che ha retto l'incarico ad interim per quasi sette mesi e che è ora stato nominato vice direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, insieme con Sergio Centofanti.


Il ritratto di Bruni

Il nuovo direttore non è certo un volto sconosciuto per i giornalisti accreditati nella struttura informativa della Santa Sede. Lavora negli ambienti di Via della Conciliazione, infatti, dal 2009 e dal dicembre 2013 è in un certo senso "l'angelo custode" di redattori, fotografi, cineoperatori e giornalisti televisivi che prendono parte ai viaggi internazionali del Papa. In questi quasi sei anni ha avuto dunque la responsabilità dell’organizzazione e dell’accompagnamento della stampa ammessa al volo papale in occasione dei viaggi del Santo Padre fuori Italia. All’inizio dell’anno 2016 è divenuto Coordinatore del settore Media Operations e Accrediti della Sala Stampa della Santa Sede, in tale ruolo ha coordinato la partecipazione della stampa ai diversi eventi del Giubileo della Misericordia. Punto di riferimento costante per le questioni organizzative e tecniche (anche molto complesse) dei viaggi papali, si è distinto per la ferma gentilezza e la totale disponibilità con cui ha sempre interpretato il suo ruolo.

«Negli ultimi anni, nella mia vita professionale - ha detto infatti Bruni ai microfoni di Vatican news -, il rapporto con i media è stato sempre piuttosto intenso. Anche se da dietro le quinte, ho cercato di fare in modo che il mio lavoro contribuisse ad un’informazione corretta, tentando di trasmettere alcuni temi portanti del pontificato. In questo senso il nuovo incarico lo interpreto in continuità con il precedente: un comunicatore al servizio del Santo Padre e della Santa Sede, che mette a disposizione il suo bagaglio umano e professionale». il nuovo direttore non ha mancato di sottolineare anche i diversi fattori che entrano in gioco, prima tra tutti «l'esperienza professionale, ma anche quella di padre e marito. Sono accompagnato dal sostegno di mia moglie e dall’affetto di mia figlia. Ma direi anche l’impegno accanto ai poveri delle periferie a Roma e nel mondo, che ho vissuto con la Comunità di Sant’Egidio sin da giovane studente liceale. Oggi mi si chiede un passo in più e, accettando di compierlo, non posso che continuare a lavorare, al servizio del Papa e della Santa Sede, con la mia sensibilità, che resta quella di una Chiesa di tutti, particolarmente dei poveri».

Matteo Bruni è nato il 23 novembre 1976 a Winchester (Gran Bretagna).
È laureato in Lingue e letterature straniere moderne e contemporanee nell'Università La Sapienza di Roma. Lavora dal luglio del 2009 presso la Sala Stampa della Santa Sede, dove ha seguito le operazioni di accreditamento dei giornalisti e la gestione delle comunicazioni operative alla stampa in qualità di coordinatore della Sezione Accrediti. È impegnato da tempo, in ambito ecclesiale, in progetti di cooperazione umanitaria e in programmi di sostegno agli anziani. È sposato e ha una figlia. Oltre l’italiano, conosce l’inglese, lo spagnolo e il francese.


Il saluto di Gisotti

Al momento dell'annuncio della nomina, anche Alessandro Gisotti ha diffuso una nota: «Il 21 luglio si concluderà il mio incarico ad interim come direttore della Sala Stampa della Santa Sede - ha detto -. Sono grato al Santo Padre per il privilegio che mi ha dato di poter essere il suo portavoce in un periodo così intenso del Pontificato e di offrirmi ora l'opportunità di continuare a servirlo come Vice-Direttore Editoriale dei media vaticani. Gli sono grato per avermi sempre sostenuto come un padre». «Ringrazio - prosegue Gisotti - il Papa, il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione e i Superiori della Segreteria di Stato per aver rispettato la mia scelta , comunicata all'inizio del mandato e successivamente confermata, di svolgere questo ruolo tanto importante per un tempo limitato. Un tempo che permettesse, pur in presenza di un'agenda fitta di avvenimenti, di portare la Sala Stampa ad un nuovo assetto, come da comune impegno preso sei mesi fa con il Prefetto Paolo Ruffini. Come dichiarato al momento della mia nomina, il 31 dicembre scorso - prosegue Gisotti - ho assunto l'incarico con spirito di servizio, cosciente del momento eccezionale e inedito per la Sala Stampa, a causa delle improvvise dimissioni del suo Direttore e della sua Vice-Direttrice. In questo semestre così impegnativo, anche e soprattutto per la mia famiglia, ho avuto il sostegno totale del Prefetto Paolo Ruffini e dei miei colleghi della Sala Stampa ai quali va tutta la mia gratitudine. Particolarmente positivo per me è stato anche il rapporto con i colleghi giornalisti. Un rapporto contraddistinto dal rispetto reciproco, pur in momenti di inevitabile confronto. In tale contesto, mi piace ricordare, tra le iniziative realizzate durante la mia direzione, l'intitolazione della sala di lavoro dei giornalisti della Sala Stampa al Direttore Joaquìn Navarro-Valls. Un segno per sottolineare che, nella Chiesa e nella Santa Sede, l'informazione conta e deve contare sempre di più», conclude Gisotti.


La dichiarazione di Ruffini

Contestualmente è giunta anche la dichiarazione del Prefetto del Dicastero per la comunicazione, Paolo Ruffini. «Con le nomine di oggi viene compiuto - e attraverso la valorizzazione di risorse interne - un altro importante passo in avanti nella definizione dell’assetto del Dicastero per la Comunicazione - ha sottolineato -. La Sala Stampa ha un nuovo Direttore, Matteo Bruni, che conosce perfettamente la macchina e che si è fatto negli anni apprezzare per le sue capacità umane e professionali.
La Direzione editoriale, dopo la nomina del Direttore avvenuta a dicembre, ha ora due Vice Direttori di grandissima professionalità, sensibilità e competenza. Alessandro Gisotti e Sergio Centofanti contribuiranno, sotto la guida del Direttore Andrea Tornielli, a migliorare sempre di più l’offerta integrata dei nostri media, dove entrambi sono cresciuti. Ad Alessandro Gisotti, che ha guidato ad interim per più di sei mesi la Direzione della Sala Stampa e che passa il testimone a Matteo Bruni, va un mio grazie particolare. Quelli appena trascorsi sono stati mesi molto impegnativi. E nonostante avesse comunicato già all’inizio del suo mandato la propria disponibilità a svolgere il ruolo di direttore solo per un periodo limitato di tempo, nonostante dunque il poco tempo a disposizione ed una agenda fitta di appuntamenti importanti che richiedevano il massimo sforzo di comunicazione, Gisotti ha svolto il suo servizio con dedizione assoluta e professionalità, fornendo anche un intelligente contributo alla nuova definizione organizzativa della Direzione».
«La Direzione della Sala Stampa, che si completerà con il Vice Direttore - conclude Ruffini -, vede ora la sua nuova struttura quasi definita. Sono sicuro che Matteo Bruni saprà guidarla con competenza, saggezza, lungimiranza e spirito di squadra, contribuendo al suo assetto definitivo con l’obiettivo di fornire il migliore servizio possibile a una corretta informazione».

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