mercoledì 2 maggio 2018
"Non colpevole": così si è dichiarato il cardinale George Pell al tribunale di Melbourne, che ha deciso di rinviarlo a giudizio, con l’accusa di abusi sessuali
(Ansa)

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Il cardinale George Pell sarà processato in Australia con l'accusa di abusi sessuali, risalenti a diversi anni fa. La decisione è arrivata dal tribunale di Melbourne.

Il magistrato Belinda Wallington ha respinto alcune delle più gravi accuse, che erano state ascoltate durante l'udienza preliminare di quattro settimane fa a Melbourne, ma ha deciso che ci sono elementi sufficienti per giustificare un processo davanti a una giuria.

“Non colpevole” si è dichiarato con voce ferma il porporato australiano di 76 anni, a cui il Papa, nel giugno dello scorso anno, ha concesso un periodo di congedo dalla carica di prefetto della Segreteria per l’Economia, per potersi difendere.

"La Santa Sede - ha dichiarato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke - prende atto della decisione emanata dall'autorità giudiziaria in Australia" riguardante il cardinale George Pell. "L'anno scorso il Santo Padre gli aveva concesso un periodo di congedo per potersi difendere dalle accuse che gli erano state contestate", prosegue ricordando che "tale disposizione rimane tuttora valida".

Mercoledì primo maggio si è svolta un’udienza procedurale in cui è stato chiesto che il caso venga diviso in due processi. Non è stata ancora presa una decisione, ma c’è la possibilità che saranno due giurie separate a trattare il caso del cardinale: la prima si occuperà di quando Pell era un semplice prete negli anni Settanta a Ballarat, la seconda di quando era arcivescovo di Melbourne negli anni Novanta. Non sono comunque ancora chiari i dettagli delle accuse per cui Pell – che si è dichiarato innocente – andrà a processo. La giudice Susan Pullen ha detto che la data del processo e la decisione sui due processi sarà fissata durante un’udienza procedurale che si svolgerà il prossimo 16 maggio.

L’avvocato di Pell ha chiesto comunque che il tutto si svolga con velocità vista l’età del suo cliente, 76 anni, e quella di un testimone importante, che ne ha 80.

Pell ha ottenuto un congedo dal suo ruolo in Vaticano, quello di prefetto dell'Economia, e progetterebbe - secondo quanto riferito dalle agenzie - di tornare alle sue funzioni una volta che è stato prosciolto. Da ieri, giorno del rinvio a giudizio, il cardinale non può lasciare l'Australia, non può avere contatti con i testimoni che lo accusano e deve dare alla polizia un preavviso di 24 ore per qualsiasi spostamento.


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