lunedì 15 novembre 2021
La decisione, spiega, è «per favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre si svolga con la libertà che tale processo richiede»
Comunione e Liberazione, si dimette don Julián Carrón

Ansa

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Sono state annunciate oggi le dimissioni di don Julián Carrón. Il sacerdote spagnolo, 71 anni, lascia dunque la guida di Comunione e Liberazione, per «favorire – come ha spiegato egli stesso in una nota – il cambiamento a cui siamo chiamati dal Santo Padre», pur «in questo momento così delicato della vita del movimento». Una decisione presa in seguito al Decreto sull’esercizio del governo all’interno dei movimenti e affinché il cambiamento stesso «si svolga - sono sempre le parole di Carrón – con la libertà che tale processo richiede». «Questo – nota ancora il dimissionario presidente – porterà ciascuno ad assumersi in prima persona la responsabilità del carisma».

La lettera è stata pubblicata sul sito di Cl, la realtà iniziata da don Luigi Giussani nel 1954. «È stato un onore per me – scrive don Carrón – esercitare questo servizio per anni, un onore che mi riempie di umiliazione per i miei limiti e se ho mancato nei confronti di qualcuno di voi. Rendo grazie a Dio per il dono - prosegue la nota - della compagnia di cui ho potuto godere, davanti allo spettacolo della vostra testimonianza quotidiana, da cui ho imparato costantemente e da cui voglio continuare a imparare. Vi auguro - conclude il sacerdote - di vivere questa circostanza come occasione di crescita della vostra autocoscienza ecclesiale, per poter continuare a testimoniare la grazia del carisma donato dallo Spirito Santo a don Giussani, che rende Cristo una presenza reale, persuasiva e determinante, che ci ha investito e trascinato dentro un flusso di vita nuova, per noi e per il mondo intero».

Il Decreto al quale don Carrón ha fatto riferimento si intitola "Le associazioni di fedeli" e disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli. È stato promulgato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ed è entrato in vigore l’11 settembre 2021. Le norme in esso contenute stabiliscono all’articolo 1 che «i mandati nell’organo centrale di governo a livello internazionale possono avere la durata massima di cinque anni ciascuno» e all’articolo 2 che «la stessa persona può ricoprire un incarico nell’organo centrale di governo a livello internazionale per un periodo massimo di dieci anni».

L’articolo 4 poi regola gli avvicendamenti. E in particolare vi si afferma che le associazioni nelle quali, al momento della entrata in vigore del Decreto stesso «sono conferiti incarichi nell’organo centrale di governo a livello internazionale a membri che hanno superato i limiti di cui agli articoli 1 e 2, debbono provvedere a nuove elezioni entro e non oltre ventiquattro mesi dalla entrata in vigore delle norme. In pratica entro e non oltre l’11 settembre 2023.

«Essendo presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione da oltre dieci anni - spiega l’Ufficio stampa di Cl – , don Julián Carrón ha deciso di dimettersi da tale carica, per favorire da subito il processo di cambiamento richiesto alle associazioni internazionali di fedeli riconosciute dalla Santa Sede».

La decisione si iscrive nel più ampio quadro dei cambiamenti chiesti dal Papa non solo a Cl. Il quale lo scorso 16 settembre, rivolgendosi ai moderatori delle associazioni di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, aveva sottolineato: «Governare è servire. L’esercizio del governo all’interno delle associazioni e dei movimenti è un tema che mi sta particolarmente a cuore, soprattutto considerando i casi di abuso di varia natura che si sono verificati anche in queste realtà». Il successivo 24 settembre, poi, era arrivato un cambio della guardia deciso da Francesco nei confronti dei Memores Domini, l’associazione del laici consacrati del Movimento, con la nomina del suo delegato speciale nella persona dell’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, «al fine di custodirne il carisma e preservare l’unità dei membri».

Ecco la lettera con cui oggi don Carrón sta comunicando la decisione a tutti i membri della Fraternità di CL.

Milano, 15 novembre 2021

Cari amici,
in questo momento così delicato della vita del movimento, ho deciso di presentare le mie dimissioni da Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, per favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre ˗ attraverso il Decreto sull’esercizio del governo all’interno dei movimenti ˗ si svolga con la libertà che tale processo richiede.
Questo porterà ciascuno ad assumersi in prima persona la responsabilità del carisma.
È stato un onore per me esercitare questo servizio per anni, un onore che mi riempie di umiliazione per i miei limiti e se ho mancato nei confronti di qualcuno di voi. Rendo grazie a Dio per il dono della compagnia di cui ho potuto godere, davanti allo spettacolo della vostra testimonianza quotidiana, da cui ho imparato costantemente e da cui voglio continuare a imparare.
Vi auguro di vivere questa circostanza come occasione di crescita della vostra autocoscienza ecclesiale, per poter continuare a testimoniare la grazia del carisma donato dallo Spirito Santo a don Giussani, che rende Cristo una presenza reale, persuasiva e determinante, che ci ha investito e trascinato dentro un flusso di vita nuova, per noi e per il mondo intero.

Sempre vostro
Julián Carrón



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