domenica 11 luglio 2021
La Presidenza della Cei ha invitato le comunità ecclesiali italiane a rivolgere una intenzione nella preghiera dei fedeli ai migranti morti nella traversata del Mediterraneo / ECCO IL TESTO
L’Italia in preghiera per i migranti morti in mare. In occasione della festa di san Benedetto, in tutte le parrocchie della Penisola saranno ricordati durante le Messe domenicali coloro che lasciano la propria terra d’origine in cerca di un futuro migliore e che magari trovano la morte nei “viaggi della speranza” fra le acque del Mediterraneo.Nella foto un salvagente sulla costa ovest di Tripoli

L’Italia in preghiera per i migranti morti in mare. In occasione della festa di san Benedetto, in tutte le parrocchie della Penisola saranno ricordati durante le Messe domenicali coloro che lasciano la propria terra d’origine in cerca di un futuro migliore e che magari trovano la morte nei “viaggi della speranza” fra le acque del Mediterraneo.Nella foto un salvagente sulla costa ovest di Tripoli - Ansa /Mohameben Khalifa

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La Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato le comunità ecclesiali a pregare per le persone migranti, in particolare per quelle che hanno perso la vita nella traversata nel Mar Mediterraneo.
La proposta è quella di leggere in tutte le parrocchie la seguente preghiera dei fedeli, domenica 11 luglio, in occasione della festa di san Benedetto, patrono d’Europa:

«Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita in mare, naviganti alla ricerca di un futuro di speranza. Risplenda per loro il tuo volto, o Padre, al di là delle nostre umane appartenenze e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell’esistenza terrena verso il porto del tuo Regno. Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto. Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture. Preghiamo».


L'iniziativa di preghiera è ispirata dalle parole di papa Francesco, pronunciate nelle domeniche del 13 giugno e del 20 giugno, durante la preghiera dell’Angelus, che ci richiamano a guardare con lucidità alle tragedie che continuano a verificarsi nel Mare Nostrum.

«Il Mediterraneo – ha detto il Papa il 13 giugno – è diventato il cimitero più grande dell’Europa». Aggiungendo nella domenica successiva (20 giugno): «Apriamo il nostro cuore ai rifugiati; facciamo nostre le loro tristezze e le loro gioie; impariamo dalla loro coraggiosa resilienza!».

L’iniziativa è della presidenza della Cei che invita a non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee. In particolare, nel corso delle celebrazioni odierne, verrà letta questa intenzione durante la preghiera dei fedeli (riportata integralmente)

L’iniziativa è della presidenza della Cei che invita a non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee. In particolare, nel corso delle celebrazioni odierne, verrà letta questa intenzione durante la preghiera dei fedeli (riportata integralmente) - Flavio Gasperini/SOS Mediterranee

Secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), nei primi cinque mesi dell’anno sono morte nel Mediterraneo centrale 632 persone (+200% rispetto allo scorso anno), di cui 173 accertate e 459 disperse. Sono più di quattro al giorno, a cui vanno aggiunte le vittime di altre rotte del mare, tra cui quella delle Canarie che ha avuto una tremenda escalation nell’ultimo anno, e i tanti morti lungo il deserto del Sahara, in Libia o nei Balcani.


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