A Genova c'è una scuola che insegna a fare il presepe
di Irene Funghi
Nel capoluogo ligure un corso per appassionati, volontari parrocchiali, catechisti, artisti o semplici curiosi. Si impara a costruire i piccoli edifici e aggiungere dettagli, fino curare l'illuminazione di ogni piccola Betlemme

Realizzare il proprio presepe, con i materiali che si hanno a disposizione o procurandosi quelli più ricercati, rimane uno dei momenti dell'anno che permette a singoli o famiglie di preparare il cuore, con un po' di anticipo, a quel Dio che a Natale si fa uomo. Costringe a fermarsi, contemplare i personaggi e identificarsi in quelli che più sembrano somigliarci o attrarre la nostra attenzione. Permette di calarsi in quella che doveva essere la Betlemme del tempo di Gesù o immaginarsene un’altra, più simile alle nostre città europee, odierne o dei secoli passati. Ogni sfondo diventa lecito, a patto che quel mistero, desideroso di entrare a far parte della nostra quotidianità, ci interroghi ancora.
Pensano a curare questo momento a Genova l'Ufficio dei beni culturali della diocesi e la Fondazione San Lorenzo, che hanno predisposto corsi di due giorni, con lezioni teoriche e pratiche, organizzati dall'Associazione Presepistica tra Mole e Lanterna, in grado di insegnare ai partecipanti «come costruire panorami, sfondi e abitazioni suggestive – si legge nel comunicato – nel solco della tradizione presepiale ligure».
Per i soci dell’associazione, che riunisce presepisti tra Piemonte e Liguria, l’intero anno è una sorta di Avvento continuo: l’organizzazione dei corsi occupa dodici mesi su dodici e quattro stagioni su quattro, per poter arrivare a dicembre con le natività più diverse, pronte per partecipare alle mostre e alle esposizioni di dicembre e gennaio.
Che si sia alle prime armi o presepisti già navigati, c’è sempre qualcosa da imparare. I corsi dell’associazione sono organizzati per livelli base, intermedi o avanzati, a seconda delle capacità di ognuno. Anche il prossimo, a Genova dall'8 e al 9 novembre, ospitato dalla parrocchia di Santa Maria di Castello, è aperto ad «appassionati, volontari parrocchiali, catechisti, artisti o semplici curiosi» si legge nell’invito. E fa seguito al «grande successo – fa sapere la diocesi – della prima edizione» di inizio ottobre, tenutasi nella parrocchia San Giovanni Battista di Sestri.
Il materiale lo forniscono gli organizzatori, perché al corso il presepe si crea dalle fondamenta di ogni singola casina fino ai dettagli di vegetazione e decorazioni: si scopre come far assomigliare il poliestere estruso a pietra, mattoni o legno, come usare i colori acrilici, ma soprattutto come progettare e gestire le proporzioni della propria natività, fino a scoprire come gestirne l’illuminazione. Il tutto in una densa due giorni.
Il presepe è «una tradizione di famiglia culturale e religiosa che non deve perdersi», afferma Grazia Di Natale, coordinatrice dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova, che aggiunge sulla domanda presente sul territorio: «L'operosità e il successo ottenuto negli anni passati ci dimostra quanto questi sentimenti siano sempre vivi e sentiti nella nostra diocesi».
Da parte loro, i presepisti non mancheranno: «Metteremo a disposizione la nostra esperienza, la nostra passione e l’Amore per l’Arte Presepiale», conclude il presidente dell’Associazione tra Mole e Lanterna Pierluigi Calogiuri.
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