sabato 11 aprile 2020
La diretta tv a partire dalle 17. Il messaggio del Papa: in Lui il volto dei sofferenti. Nosiglia: una “fraternità necessaria” tiene insieme l’umanità
Fedeli in fila davanti alla Sindone in una foto d'archivio

Fedeli in fila davanti alla Sindone in una foto d'archivio - Ansa

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«Desidero esprimere il mio vivo apprezzamento per questo gesto, che viene incontro alla richiesta del popolo fedele di Dio, duramente provato dalla pandemia». Anche Francesco si «fa presente» alla preghiera davanti alla Sindone che l’arcivescovo Cesare Nosiglia guida oggi dalla Cattedrale di Torino. Il messaggio diffuso dalla Sala Stampa vaticana è un affettuoso abbraccio all’arcivescovo, alla Chiesa di Torino e a tutti quanti vedono nella Sindone quel segno attraverso cui, scrive il Papa, «vediamo anche i volti di tanti fratelli e sorelle malati, specialmente di quelli più soli e meno curati; ma anche tutte le vittime delle guerre e delle violenze, delle schiavitù e delle persecuzioni». Il messaggio di Francesco sarà letto da Nosiglia in apertura della preghiera. L’arcivescovo ha rilasciato già oggi una dichiarazione in cui, ringraziandolo sottolinea che «il Santo Padre ci regala un suo nuovo insegnamento sulla Sindone, quando sottolinea come quel Volto ci debba richiamare tutte le vittime di morti violente e atroci che, oltre ai morti del contagio, ci obbligano a riflettere sul senso delle nostre vite, e su quella “fraternità necessaria” che tiene insieme l’umanità». Nosiglia ricorda anche il messaggio del 2013 (ostensione dedicata a giovani e malati) e quel gesto del 2015, quando Francesco si alzò e andò a toccare la teca della Sindone «quasi a carezzarla, aprendoci alla contemplazione di una “tenerezza” che rimanda direttamente a quella di Dio».

Se oggi si potesse fotografare il mondo dall’alto, evidenziando i flussi delle comunicazioni telefoniche e dei collegamenti tv, per una mezz’ora si vedrebbe che Torino è uno dei poli verso cui si concentra il maggior numero di luci. Per la preghiera di fronte alla Sindone nel giorno del Sabato Santo si stanno mobilitando tutti: la diretta tv viene trasmessa su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) dalle 17, su Raitre (dalle 16.55 alle 17.30). Diretta anche sui siti web di Avvenire (www.avvenire.it) e della Cei (www.chiesacattolica.it). Inoltre sarà diffuso sul sito della Santa Sede (www.vaticanews.va) e distribuito a emittenti cattoliche in Italia, Europa, Usa, Brasile e nell’Africa subsahariana. Poi tramite la distribuzione su Telepace il segnale sarà rilanciato in Nord Africa, Medio Oriente e Australia e ancora sul canale 815 TvSat.

In occasione di altre ostensioni le televisioni avevano seguito in massa la Messa di apertura. Ma oggi l’attenzione è “esplosa” grazie anche al potenziale dei social media. L’evento sarà infatti visibile su una pagina Facebook dedicata, “Sindone 2020”. Da qui oltre alla preghiera, prima (dalle 16.30) e dopo (fino alle 18.30) la contemplazione della Sindone si arricchirà di commenti, testimonianze, riflessioni e contributi di esperti. I contenuti della diretta social sono collegati al “nodo” che ha portato a decidere di celebrare la preghiera: in un momento in cui il mondo intero è sotto la minaccia del contagio, la fede ci spinge non solo a chiedere aiuto al Signore ma anche a cercare le ragioni della salvezza in quella immagine che, dal silenzio e dal mistero, testimonia che anche la morte è stata sconfitta dal Risorto. Per questo il Custode della Sindone ha scelto come motto per l’evento odierno «Più forte è l’amore». Per monsignor Nosiglia sono parole che testimoniano la volontà di perseverare nella speranza e di aprire alla carità concreta e alla fraternità l’esperienza di preghiera. Anche l’arcidiocesi di Torino, infatti, è fortemente impegnata – con Caritas, parrocchie, associazioni – a offrire aiuto e vicinanza ai più bisognosi, sempre nel rispetto delle norme del Governo sul distanziamento sociale.

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